Metti in versi la vita, trascrivi
fedelmente, senza tacere
particolare alcuno, levidenza dei vivi.
Ma non dimenticare che vedere non è
sapere, né potere, bensì ridicolo
un altro voler essere che te.
Nel sotto e nel soprammondo sallacciano
complicità di visceri, saettano occhiate
daccordi. E gli astanti saffacciano
al limbo delle intermedie balaustre:
applaudono, compiangono entrambi i sensi
del sublime linfame, lillustre.
Inoltre metti in versi che morire
è possibile a tutti più che nascere
e in ogni caso lessere è più del dire.
Commenti
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.