La vittima è una trentunenne tedesca. Il killer ha lasciato sul posto il coltello

Grottaminarda (Avellino) Patrizia Claire Martin era arrivata solo da un anno a Grottaminarda, poco meno di 8700 abitanti, gente tranquilla, lontana dai clamori della cronaca nera fino a ieri mattina. Intorno alle ore 11, infatti, la donna, 31 anni, nata in Germania è arrivata a casa dei suoceri per affidare loro il suo bambino di un anno e poi recarsi al lavoro. Ma, uscita dalla villetta, situata nella frazione di Carpignano per andare a prendere servizio nel ristorante dove lavorava come cameriera ha percorso solo poche decine di metri a piedi.
La ragazza appena varcato il cancello d’ingresso è stata aggredita (presumibilmente) da un uomo che l’ha colpita con un coltello, due fendenti alla gola. Il criminale è fuggito, abbandonando sull’asfalto il coltello lungo venti centimetri utilizzato per uccidere. Patrizia ha resistito ancora qualche minuto. Ormai morente è riuscita a raggiungere la villetta per chiedere aiuto alla suocera, Maria Pia Del Gaudio ma, si è accasciata davanti all’uscio. La ragazza è morta pochi secondi dopo. Sul pavimento tanto sangue, la borsetta, il telefonino. Inutile l’arrivo dell’ambulanza e di un medico. Il suo corpo è stato trasferito all’obitorio dell’ospedale di Avellino.
I carabinieri hanno avviato le indagini per fare chiarezza su questa spietata esecuzione. Un mistero, almeno per ora, il movente. Il convivente, Diego Mascolo, chef in un ristorante a Francoforte è stato avvertito dal padre della tragedia. Due settimane fa era stato a Grottaminarda per festeggiare con la sua donna e i familiari il primo compleanno del loro figlioletto. Poi, il ritorno da emigrante in Germania, dopo avere lavorato per anni nei ristoranti dell’area vesuviana.
I suoceri di Patrizia sono stati i primi ad essere interrogati dai carabinieri nella caserma di Ariano Irpino. I militari stanno scandagliando nella vita della giovane per cercare qualcosa a cui appigliarsi. Stretto riserbo sulle indagini. Ma una mano agli investigatori potrebbe darla il coltellaccio utilizzato per compiere l’omicidio. Se l’assassino ha lasciato delle impronte digitali sull’arma. Adesso Grottaminarda è in lutto. «L’uccisione della nostra nuovca concittadina rappresenta una bestemmia per la nostra comunità. A poca distanza dal luogo dove Patrizia è stata uccisa, infatti, risiede la sede millenaria del Santuario Mariano dei Frati della Mercede» racconta commosso un uomo di 42 anni.
Dolore nei compagni di lavoro del ristorante dove Patrizia lavorava in part time per dedicare l’altra mezza giornata al suo piccolo Alex. Per loro era la «straniera», amata e benvoluta da tutti.

«Aveva portato in tutti noi una ventata di buonumore e di andare avanti anche quando le giornate sono tristi e la vita si fa dura per la crisi che mezzo mondo sta vivendo» racconta un collega di Patrizia. I suoceri della vittima si erano trasferiti 6 anni fa da Napoli a Grottaminarda.

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