Cronaca locale

«È una vittoria da tribunale che non vale nulla»

Massimo Boldi, lei appartiene a quella metà di Milano che da questo scandalo calcio è uscita scottata. Cosa sente di dire ai nerazzurri, ai quali probabilmente sarà assegnato d’ufficio l’ultimo scudetto?
«Che non se lo godranno neanche un po’».
Sì, probabilmente non festeggeranno, però il tricolore sulla maglia i giocatori dell’Inter lo avranno lo stesso...
«Meglio non averlo uno scudetto così. Resterà per sempre nella memoria di tutti, che quella non è stata una vittoria ottenuta in campo, ma in tribunale. Certo che, contenti loro...».
C’è del risentimento verso i tifosi dell’Inter?
«Ma figuriamoci! Loro proprio non hanno alcuna colpa. Anche in questa situazione, sono i più colpiti».
Come mai?
«Perché questo scudetto non lo meritano, e tutti glielo ricorderanno, e se dovessero vincere il prossimo campionato, tutti diranno che l’hanno vinto perché non c’erano Juve e Milan. Questa sentenza ha privato gli interisti della possibilità di festeggiare anche per il prossimo anno... Sarebbe stato meglio lasciare le squadre in Serie A, magari con più punti di penalizzazione».
Crede che le sentenze siano eccessive?
«Sì. Penso che l’appello comunque ridurrà le penalizzazioni. Ma c’è una cosa che vorrei aggiungere...»
Prego.


«Come mai i tassisti sono capaci, per un decreto, di mobilitarsi, bloccare l’Italia e far sentire le loro ragioni, e i tifosi, che sono molti di più, non riescono a farsi sentire? Basterebbe che nessuno andasse più allo stadio, e i signori che hanno creato questa situazione forse capirebbero quanto il mondo del tifo è stufo marcio di tutti questi teatrini».

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