Cronache

«Viva i ragazzi che suonano con gioia»

Egregio Direttore, nel pieno degli esami di maturità abbiamo ricevuto la notizia che, in base ad un decreto-legge datato 4 luglio 2006, il nostro dirigente scolastico, professor Armando Fossati, è «collocato» in pensione. Il decreto infatti stabilisce che non è più consentito al personale del pubblico impiego la permanenza in servizio dai 67 ai 70 anni di età. Fossati ha al suo attivo quarant'anni di servizio nella scuola e nello specifico undici anni di presidenza in questo Istituto e aveva intenzione di arrivare al massimo dell'età pensionabile, ovvero settant'anni. E' stato estromesso dal mondo del lavoro, senza alcuna giustificazione se non quella di un ragionieristico (e modesto) risparmio di risorse pubbliche. Non vogliamo, signor Direttore, fare una celebrazione delle sue doti (doti tra l'altro rare nei presidi), ma rilevare come sia interesse della scuola e dei suoi utenti che professionalità come la sua vengano valorizzate e conservate il più a lungo possibile nella sede in cui hanno saputo bene operare.

Il «preside» Fossati rappresenta - per l'equilibrio e lo spirito di servizio - un punto di riferimento di cui un Istituto storico della nostra città ha ancora bisogno, specie in questo momento critico per l'istruzione tecnica e professionale e decisivo per il sistema scolastico del nostro Paese.

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