Va bene che due secoli fa Ugo Foscolo si chiedeva se «All'ombra dei cipressi e dentro l'urne confortate di pianto è forse il sonno della morte men duro?» (Dei sepolcri). Ma per i parenti dei cari estinti, non mancava di sottolineare il poeta, il piacere di un abbraccio almeno simbolico con chi ci ha lasciati è impagabile. Certamente il luogo non è dei più allegri. Ma il cimitero di Isorelle propone un panorama, (per i vivi, s'intende) che richiama ben più prosaicamente la Chiesa di Satana di Anton Szandor LaVey autore negli anni sessanta della Bibbia di Satana.
Si supera il centro di Campomorone e si prosegue fino alla frazione di Isoverde, ai piedi dei piani di Praglia. Entrati a Isoverde, si attraversa la piazza, si gira a destra e attraverso una stradina si arriva al parco dei bambini. Un vecchio campo da calcio in abbandono, una fontana vuota e di fianco l'antico cimitero. È qui che si apre un panorama «assolutamente angosciante», come lo definisce Maria Antonietta Amenta, candidata sindaco di Campomorone con la lista «Vivere Campomorone» che per la campagna elettorale ha girato in lungo e in largo il paese e le sue frazioni. Al centro della piccola necropoli un ammasso di pezzi di tombe abbandonate, urne scoperte e cappellette dei loculi inclinate più della torre di Pisa.
Uno scenario da messe nere e riti satanici, secondo Maria Amenta, «offensivo nei confronti dei parenti, spesso anziani, che cercano un po' di intimità in un luogo che dovrebbe essere di pace». Tanto più che, aggiunge la candidata sindaco, il luogo non è assolutamente protetto e anche di notte si può accedere nel cimitero attraverso un accesso posteriore. Così come risulta accessibile a qualsiasi ora del giorno e della notte un altro cimitero di Campomorone. Si parla del camposanto di Langasco, verso il passo della Bocchetta, salito in passato alla cronaca dei giornali proprio perché sono stati trovati sulle tombe simboli satanici e polli morti.
Insomma, un richiamo a fare al più presto qualcosa.
«Vivere Camporone», lista che pensa ai morti
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