Cronaca locale

Vivere il mestiere di attore, per caso e tutto in una notte

Appuntamento interessante quello proposto dal Teatro Filodrammatici fino al 17 febbraio con «Un banale incidente» di Roberto Lerici. In questo lavoro si trovano tutti i motivi dominanti della produzione dell’autore, qui concentrati in un unico copione e sviluppati, precisati, portati avanti sino a raggiungere un’incandescente incisività. L’uso del linguaggio, prima di tutto: il gusto per la parola virgolettata; il rosario dei sinonimi, lo sfarfallare tra vocaboli colti e apporti dialettali, presi in prestito dal vocabolario più becero; l’accumulare, accanto a sinonimi o in sostituzione ad essi, rime beffarde nella loro voluta stupidità o assonanze astruse.
Tutto questo, non come passeggiata in vertiginoso equilibrio sulla corda tesa del lessico e della parola, ma come strumento primo, cardinale del discorso drammaturgico.
Il risultato è una commistione riuscita di vari ingredienti: varietà, monologo, commedia dell’arte, commedia comica, racconto noir, giallo con suspense e, infine, dramma psicologico.
In «Un banale incidente» viene narrato l’appassionante «viaggio» nella notte di un uomo, o meglio, di un attore dei nostri giorni. Tutto accade in una notte, appunto, e tutto accade per caso, così sembra. Il pubblico ha già preso posto in platea, mancano pochi minuti all’inizio dello spettacolo. Quando il sipario si apre, il palcoscenico è deserto, la scenografia è ancora tutta da montare, i riflettori sono buttati a terra.
Veniamo a sapere dal nostro protagonista che gli attori della compagnia e il camion con le scene sono bloccati da qualche parte, a causa di un banale incidente. Superati i primi momenti di imbarazzo, il nostro attore instaura col pubblico un rapporto privato. Inizia così un viaggio che ci conduce all’interno dell’immaginario, in un gioco pirotecnico acceso dalla fantasia del protagonista. Per compiere questo viaggio l’attore si servirà delle «maschere» di personaggi famosi e no, presi in prestito alla storia, alla letteratura, al mito o al mondo del teatro, osservato qui con affetto in ogni sua piega.
Per la messa in scena Massimo De Rossi asseconda la scrittura di Roberto Lerici traendo suggestioni, non solo iconografiche, da un artista belga: Paul Delvaux, un pittore del surrealismo.


Un banale incidente
Al Teatro Filodrammatici
Fino al 17 febbraio
Informazioni: 02.8693659

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