Sospetti, veri e immaginari, accuse, bugie e crudeltà sono il filo di Arianna che finisce inevitabilmente per condurre a un altro filo, rosso, questa volta, come il sangue di un delitto che verrà progettato concretamente, per celarne un altro, in realtà mai avvenuto.
Si muove in equilibrio tra opposti, la realtà e il sogno, il razionale e ciò che non lo è, Le voci di dentro, commedia in scena al Piccolo fino 5 aprile, una «tarantella in tre atti», come la definì lo stesso Eduardo De Filippo, che la scrisse nel 1948. Amara e tragicomica, «Le voci di dentro», oggi come allora, scende nel punto più profondo delluomo, dove si annidano assopite paure, orrori e meschinità, pronte a rovesciarsi anche allinterno del nucleo di persone che dovrebbero invece essere più vicine lune alle altre, la famiglia.
Così il protagonista, Alberto Saporito, denuncia lassassinio di Aniello Amitrano, per mano dei vicini di casa, la famiglia Cimmaruta. Inizia una spasmodica ricerca di indizi e di verità, anche perché la famiglia, invece di negare ogni implicazione con laccaduto, inizia a covare al suo interno il sospetto, che arriverà a farsi strada tra tutti i suoi componenti. Di qui a dubitare luno dellaltro, il passo è breve, così come sembra ormai inevitabile tentare di corrompere, prima, e di progettare di uccidere, poi, Alberto, che in verità sembra aver sognato tutto. In realtà, infatti, il presunto assassinato, è tuttaltro che morto, e ricompare. Ma un punto di non ritorno è stato oltrepassato, e lillusione della normalità è andata ormai in mille pezzi.
Dopo Napoli Milionaria!, scritta circa tre anni prima di «Le voci di dentro», Luca De Filippo e Francesco Rosi portano in scena un gioco amaro di contrasti che è anche specchio di un periodo storico, quello immediatamente successivo alla guerra, in bilico tra la speranza di un mutamento, e lossessione di essere stati in qualche modo intaccati dallorrore della guerra, per sfociare in un sentimento serpeggiante che arriva addirittura a ledere il cuore della famiglia.
Le voci di dentro
Piccolo Teatro Strehler
fino al 5 aprile
martedì e sabato ore 19.30
mercoledì, giovedì e venerdì ore 20.30
domenica ore 16
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.