da Milano
Non solo lEuropa, ma anche i Paesi mediterranei. Va anche verso Sud lespansione allestero del sistema bancario italiano, a cui oggi si è aggiunto un nuovo tassello con lacquisto da parte del Sanpaolo dell80% della Banca Italo Albanese.
Mentre Unicredit, già forte sullEuropa orientale, va alla conquista del mercato tedesco acquistando Hvb, a muoversi è ora listituto guidato da Enrico Salza e Pietro Modiano, che sborserà 40,8 milioni di dollari per controllare lalbanese Bia, figurando come primo azionista seguito dalla Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo. A vendere sono stati il ministero delle Finanze albanese e Capitalia, che aveva il 40% delle azioni. Listituto guidato da Matteo Arpe romano ricaverà una plusvalenza a livello consolidato superiore a 11 milioni.
Una mossa, quella del Sanpaolo, che da un lato si ricollega allespansione verso Est, tendenza ormai consolidata presso diversi istituti di credito italiani. Ma che rappresenta anche un passo avanti nella rete di partecipazioni italiane nelle banche dei Paesi mediterranei. Quello in corso è un processo graduale, man mano che - come per lEuropa Orientale, del resto - le rispettive realtà aprono la propria economia al mercato, si dotano di istituzioni democratiche e abbattono il rischio-Paese. Proprio Sanpaolo, del resto, è stato tra gli istituti pionieri, quelli che per primi hanno deciso di consolidare la loro presenza nei Paesi dellarea mediterranea acquisendo direttamente una partecipazione.
Listituto torinese si mosse già nel 1999, entrando con il 5,61% nella Banque Arabe Internationale de Tunisie, prima banca privata dello Stato nordafricano. Nel frattempo altre banche hanno intrapreso la stessa strada, mettendo un piede sulle sponde del Mediterraneo per non perdere il treno rappresentato dalla presenza in aree emergenti e per questo promettenti, perché ad alto tasso di sviluppo: in prima fila Unicredit (presente in Turchia, Israele, Marocco), ma anche Meliorbanca, il Monte dei Paschi o il Credito Emiliano.
Ed è folta la schiera degli altri Paesi che si affacciano sulla soglia di una fase di sviluppo che potrebbe essere molto promettente per il business del credito: dallAlgeria alla Libia, dallEgitto al Libano, tutti Stati dove per il momento le banche italiane sono presenti con agenzie, filiali o uffici di rappresentanza. La tendenza lha illustrata poco tempo fa lAbi. Secondo lorganismo guidato da Maurizio Sella, già soltanto dal punto di vista geografico larea mediterranea rappresenta per gli istituti di credito italiani una grande opportunità. Per questo cè da scommettere su una prossima crescita per acquisizioni da parte delle banche italiane nei Paesi mediterranei.
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