«Voglio vivere» marcia contro le tasse di Soru

Marta Cerruti

Liguri solidali con la Sardegna nella lotta alla tassa sul lusso. Si prepara, infatti, la carica dei 10mila, guidata dal movimento «Voglio Vivere», unica associazione nel panorama nazionale che, insieme ai sindaci sardi, si oppone al provvedimento del governatore Soru.
Effettiva dall’inizio di giugno, l’imposta ha già avuto ripercussioni negative sul settore turistico sardo, come denuncia «Voglio Vivere», mentre il presidente Soru dichiara che è aumentato il traffico negli aeroporti. La tendenza positiva riguarderebbe però solo i voli con l’estero (gli stranieri sono, infatti, esenti dal pagamento della tassa sul lusso) e i mesi di aprile e maggio, periodo in cui il provvedimento non era ancora in vigore. Secondo l’associazione «Voglio Vivere», la verità è ben altra: le presenze turistiche sono scese di ben 61 punti percentuali nel mese di giugno e del 25 per cento nei primi quindici giorni di luglio. Calato sensibilmente anche il traffico aeroportuale, che, nel periodo compreso tra l’1 giugno e il 15 luglio ha fatto registrare globalmente un meno 17 per cento. Poco trafficati anche i porticcioli sardi. Molti, infatti, sono i diportisti che preferiscono attraccare in rada piuttosto che pagare un’imposta onerosa ed evidentemente percepita come iniqua.

Numerosi, infine, i turisti che quest’anno alla Sardegna hanno preferito la Sicilia, non soggetta all’odiosa gabella.
Questo è solo il bilancio provvisorio che, passato Ferragosto, è destinato a mostrare in maniera più evidente perdite e flessioni.

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