Continua il pellegrinaggio della Lila, la Lega italiana per la lotta allAids, in cerca di una sede. Lassociazione, ospitata dal consiglio di zona 5 in viale Tibaldi, è sotto sfratto. Per domenica è atteso lufficiale giudiziario con lingiunzione di sfratto esecutivo. Un bel problema per i volontari che non sono riusciti a trovare un altro tetto sotto cui trasferirsi. Si sono rivolti al sindaco, al presidente della Provincia e al governatore della Regione. «Provincia e Regione - denunciano dallassociazione - non si sono degnati nemmeno di rispondere. Il sindaco ha girato il problema ai tre assessorati competenti, ma il rimpallo di responsabilità ha portato solo a un non abbiamo uno spazio da offrire».
E dire che lassessore comunale alla Salute Gianpaolo Landi di Chiavenna lanno scorso aveva garantito il suo impegno per trovare una soluzione allassociazione che dal 1987 presta assistenza gratuita a chiunque bussi alla sua porta. Nulla è successo e la spada di Damocle dello sfratto si fa più pressante che mai. Volontari e operatori si sono rimboccati le maniche: hanno cercato e visto decine di spazi senza riuscire a trovare la soluzione. Il problema? Sempre quello: i soldi. Gli affitti sono troppo alti e i lavori di ristrutturazione troppo onerosi. Lidentikit della sede adatta? Uno spazio di circa 200 metri quadrati, servito dai mezzi pubblici e non troppo periferico - alcune attività terminano alla sera- in una location non troppo vistosa - gli utenti hanno bisogno di discrezione.
La Lila ha partecipato al bando per lassegnazione di uno spazio comunale ma ha perso: «Si chiedeva di presentare un progetto specifico - si lamentano i volontari - ma a noi serve uno spazio per proseguire la nostra attivitàMBr
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