Il volontariato si pone al centro delle celebrazioni

Contribuire allo sviluppo della società mettendo al servizio di tutti le proprie competenze e abilità. Così Big Blue festeggia i suoi 100 anni. Attraverso il volontariato dei dipendenti, che da anni, come è nel Dna dell'azienda, mettono a disposizione di tutti il know-how maturato in azienda. Ibm ha infatti una lunga tradizione in fatto di responsabilità sociale d'impresa e ciò si manifesta nel sostegno a dipendenti e pensionati (oltre 200mila persone in tutto il mondo, per circa 13 milioni di ore di impegno registrate solo negli ultimi anni) che svolgono attività di volontariato attraverso un programma dedicato. «Anche se da sempre siamo impegnati nel volontariato, è dal 2002 che questa è diventata un'attività strutturata e pianificata - spiega Angelo Failla, direttore della Fondazione Ibm Italia - e proprio nell'anno europeo del volontariato abbiamo deciso di puntare sulla valorizzazione di azioni concrete al servizio della società, attraverso quello che definiamo il Celebration of Service, inteso come un unico grande evento di volontariato, lungo un anno, con un picco di concentrazione delle attività il 15 giugno, l'ultimo giorno del secolo di Ibm». Molti dipendenti Ibm sono stati coinvolti nel fitto programma di metà giugno: dall'attività di robotica negli ospedali San Gerardo di Monza e Policlinico di San Donato Milanese, alla proiezione di cartoni animati alla Scuola dell'infanzia di Soresina (Milano) per la sensibilizzazione ambientale dei più piccoli, fino alle attività nelle scuole della Capitale.
A Roma è infatti partito il progetto, realizzato da un team del laboratorio di Roma, per l'integrazione degli studenti immigrati nelle scuole primarie, verificandone il livello di apprendimento linguistico. «L'attività di robotica Missione su Marte che abbiamo portato negli ospedali per la prima volta e che arriverà anche in altri ospedali, è già partita da 4 anni in tante scuole medie italiane - continua Failla .; l'iniziativa ha coinvolto i piccoli lungodegenti dei reparti di pediatria nella simulazione di una Missione su Marte attraverso la realizzazione e gestione di un piccolo robot. Così familiarizzano con la robotica e sviluppano abilità e capacità che gli saranno utili nella vita». Sempre a Roma è stato organizzato un evento con i donatori dell'associazione dei donatori di sangue Avis e un workshop con l'associazione italiana sclerosi multipla - Aism.


Ibm è arrivato anche a Napoli con diverse iniziative nelle scuole del difficile Rione Sanità, e a Genova, dove è stato inaugurato lo spazio multimediale della biblioteca De Amicis. «Tutto ciò per far capire quanto ci teniamo a mettere a disposizione della comunità le nostre competenze in campo tecnologico, un modo per aiutare le comunità in tutto il mondo».

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