Roma Bomba bocchiniana sotto la sedia del bocconiano. L’interminabile giornata per trovare la quadra e far salpare il governo Monti inizia con lo scoppio di un ordigno, piazzato dal braccio destro di Fini, Italo Bocchino. Il quale, in un colloquio con il Corriere della Sera, la spara grossa dicendo che il Fli potrebbe «sostenere che l’esperienza del governo che sta per nascere debba proseguire anche nella prossima legislatura, costruendo un’alleanza con il Pd che preveda Monti come candidato a palazzo Chigi». Apriti cielo.
Nel momento in cui si lavora febbrilmente per superare mille veti e sospetti e costruire un governo, l’uscita di Italo, che prefigura un futuro ruolo politico del premier in pectore, schierato con Pd, Udc e Fli, ha tutto il sapore della volontà di far saltare tutto. Il primo a fare un balzo sulla sedia è il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone: «Constatiamo che il vicepresidente di Fli Bocchino ha dichiarato che esisterebbe l’intenzione di una candidatura elettorale Monti come guida di una coalizione Pd-Terzo Polo. Se queste sono le basi e le intenzioni politiche, diciamo con chiarezza che il tentativo Monti viene messo irresponsabilmente a rischio.
Bocchino gioca allo sfascio». Poi è la volta di Guido Crosetto (Pdl): «Come al solito c’è chi anziché al bene generale pensa solo al proprio orticello. È il caso del Fli e di Bocchino che pur di sperare in un ruolo futuro, ipotizzano di colorare Monti e metterlo a capo, alle prossime elezioni, di un’ammucchiata di centrosinistra. Peccato che questo disegno, a quanto mi risulta, sia escluso dalla stessa impostazione di Napolitano, in base alla quale nessuno dei componenti del nuovo governo sarà candidato alle prossime elezioni. Ci aspettiamo che Monti escluda questa ipotesi».
Ma anche nel Pd si mettono le mani nei capelli: «Le fantasie in testa a Bocchino non aiutano la realtà, di certo non fanno fare passi in avanti».
E lui, Bocchino? «Il Pdl non si agiti tanto», dice.
La sparata di Bocchino è stata concordata col suo capo oppure no? I futuristi hanno gettato la maschera dimostrando che il loro intento è solo quello di far fuori Berlusconi e utilizzare Monti per ricavarne consenso elettorale? E ancora: Bocchino ha straparlato o ha svelato il piano recondito di mister Tulliani? Non è dato sapere ma il sospetto c’è eccome.
Di certo Fini è andato su tutte le furie e ha letteralmente strapazzato il suo uomo, scendendo addirittura al gruppo alla Camera, «cosa che Gianfranco non fa mai», rivela un futurista. Fini furibondo, pare arrivando a dire «la prossima volta ti butto fuori». Di sicuro Italo verrà ridimensionato se non addirittura politicamente decapitato.
«Le sue quotazioni sono in picchiata, a tutto vantaggio di Benedetto Della Vedova e Roberto Menia», ammette un futurista. Alle agenzie di stampa l’entourage del presidente della Camera fa filtrare che Fini ha definito «un errore» le parole di Bocchino e ha ricordato infatti che proprio il giorno precedente alla radio aveva sostenuto che il governo Monti nasce per affrontare la grave emergenza e non «per vincere le elezioni». Una «provocazione», insomma. Di fatto un errore tragico.
I futuristi si sbottonano a malapena ma qualcuno, coperto da anonimato, ammette: «Italo questa volta l’ha veramente fatta fuori dal vaso. E ora rischia grosso». Un altro rincara la dose: «Nel momento in cui ha usmato un riavvicinamento tra Gianfranco e Berlusconi, Italo ha lanciato la granata. Un eventuale ricomposizione col Pdl lo vedrebbe completamente tagliato fuori». Malizie, sospetti. Sta di fatto che ormai in pochi, nel partito, lo sopportano ancora, riconoscendo che tra Api Began e sparate con la bava alla bocca, al Fli ha fatto più male che bene.
E inevitabilmente Facebook diventa uno sfogatoio: «Voterei Fli, peccato che c’è Italo... Tra Began, travestiti e dichiarazioni del ca..o, ne fai una al giorno». E ancora: «Anche oggi figura di m...
! Instancabile Fantozzi della politica! Che fuoriclasse...». Oppure: «Ma cosa le viene in mente di dire che Monti potrebbe essere candidato alle prossime elezioni sostenuto da Pd e Terzo polo? Pensare prima di parlare prego!».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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