Maria Vittoria Cascino
«Le donne le scelgo per la bellezza, gli uomini per la profondità culturale del personaggio». Paolo Albertelli non è il solito ritrattista, non è il bohemien di Mont Martre né il fotografo che lavora di matita sulle facce di uomini e donne che incrociano la sua esistenza. Ha 43 anni Paolo e ne ha impiegati otto anni per allestire la mostra che da oggi al 17 ottobre sarà alla Sala Rocca di Piazza Cordeviola a Lavagna. Otto anni per realizzare un itinerario vivo, filigranato tra arte e filosofia. Per liberare e intuire gli «Orizzonti del superuomo», per gustare «i giorni sacri della gioia, il pane della potenza, la bevanda dellestasi». Ritratti eseguiti a matita, perfetti nelle rievocazioni di un animo tormentato, potenti nella provocazione, polemici nelle citazioni filosofiche, letterarie e religiose che li accompagnano.
A 15 anni tratteggia il volto di Leopardi, poi Rossini e Wagner, «mia prima luce musicale». Ci lavora su questo vizio perché gli interessa il mistero delluomo. «Provo con la psicanalisi, ma ho un rifiuto istintivo. Mi rivolgo allesoterismo, qui trovo lapproccio tecnico anziché morale alla vita interiore, quindi più efficace».
Una laurea in lettere e una lettura parallela di centinaia di libri per i quali spende tutto il suo denaro. Nel 90 scrive «Gli occhi e il cuore», un saggio filosofico sul ritratto e la visione politeistica del bello. Che lo porterà al Maurizio Costanzo Show. Riservato e tormentato, Paolo viaggia su altre sintonie. Collabora con Primordia, periodico esoterico milanese, ma torna ad occuparsi di teologia. Voleva andare a Recanati, ma è finito adorante al Vittoriale del Dannunzio, «santo adolescente». Ti dice che ritrarre certi personaggi è come cercare di entrare nella loro grandezza per capirla meglio. Ti dice che il canone greco di bellezza è un po come le apparizioni mariane. Che la bellezza è una porta sul superiore come la donna è una porta sullinfinito. Vola a Creta alla ricerca del labirinto della grande madre, e sullinvito alla mostra il caduceo di Mercurio campeggia accanto al triangolo rovesciato del femminino sacro. Dal maschile al femminile sensuale, allappuntamento con le tenebre.
Una mostra vibrante, tormentata, provocatoria.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.