Voltri, rom allontanati ma già pronti a tornare

Il cedimento alle 14, quando l’area era deserta: nessun ferito, ma 2 ore dopo sarebbe arrivata la Melandri

Voltri, rom allontanati ma già pronti a tornare

Mattina del 9, ore 8. Località detta Libia vicino al cimitero di Voltri. Qui in mezzo ai ruderi di fabbricati antichi i rom anno eretto una baraccopoli di legno, cartone, polistirolo espanso e altro materiale che a più riprese ha preso fuoco.
Incendi e sgomberi che non hanno indebolito la volontà di questi tenaci «cittadini europei» che sempre sono ritornati ricostruendo in loco le loro dimore. Inutile ripetere ed enumerare i fatti e i misfatti che questa etnia sta procurando nel territorio voltrese... lo abbiamo già descritto.
Fatto è che alle ore 8 precise gli ultimi «inquilini» lasciano le case portandosi dietro la loro roba. I carabinieri sono sul posto per controllare, mentre dopo mezz’ora arrivano i vigili e poi la polizia che dirige le operazioni di scarico di una ruspa a braccio meccanico che, guadato il torrente si ferma sullo spiazzo.
Qui all’improvviso, in mezzo alle forze dell’ordine, piomba l’assessore municipale Rosa Morlé che si sbraccia, fa dei gesti per difendere i rom come dire «date tempo che raccolgano le loro cose...», ma poi si ritira e lascia che la ruspa cominci il suo lavoro di demolizione. Chi arrivasse dalla luna potrebbe certamente impietosirsi di vedere uomini e donne che si allontanano con i loro sacchi mentre altri stanno loro demolendo la casa, ma qui nessun cittadino lo fa e con ragione.
Da precisare però, che i sacchi dopo aver percorso un’ottantina di metri li deponevano dietro un muro: segno che nelle loro intenzioni c’è la volontà di ritornare. Quando non si sa. Nuova sede loro destinata è quella dell’ex stabilimento Mira Lanza nei pressi del torrente Polcevera dove sono stati costruiti dormitori con servizi igienici certamente più funzionali di quelli attuali pressoché inesistenti.
Ma il timore dei carabinieri, condiviso dalla cittadinanza, è che non si vogliano allontanare dal supermercato della Pam perché troppo accogliente per loro, troppo tollerante.
Vigilato soltanto a Natale e a Pasqua, qui fanno il breakfast e lunch all’interno, mentre all’esterno, tutto ciò che è di rame, come le grondaie, viene divelto e portato ai compratori di metalli.
La vigilanza al Pam costa più del danno arrecato dai rom quindi i conti sono presto fatti.
Questi sono i problemi che hanno una difficile soluzione, tuttavia l’impressione è che a vari livelli non si vogliano affrontare in maniera seria e definitiva.

Purtroppo quella di Voltri risulta sia la zona più soft, più remissiva, meno reattiva del genovesato, una zona dove i cittadini hanno deciso da tempo di non uscire più di casa la sera nemmeno per una semplice passeggiata o per prendere un caffè, anche perché i bar chiudono alle 20. E dopo i marciapiedi diventano liberi, senza controllo.

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