Volvo rinnova la S80, intesa con Vattenfall sull’elettrico

MontecarloIl successo di Xc60, l’ultima Suv presentata da Volvo, si deve indubbiamente anche all’aspetto, reso intrigante e muscoloso da nuovi canoni stilistici che, naturalmente, saranno ripresi anche dai futuri modelli della casa svedese. Ad annunciare questa tendenza è la nuova generazione di S80 (a listino a partire da 40.600 euro), l’ammiraglia di casa Volvo. Da noi è in vendita dal mese scorso. Riconoscibile dall’attuale modello per il leggero maquillage dei lineamenti esterni, piuttosto evidente anteriormente, e per l’aggiornamento dell’interno, dovuto soprattutto a inediti abbinamenti cromatici e al maggiore impiego di finiture in pelle e alluminio, la nuova S80 propone come novità di spicco la ridefinizione dell’offerta di versioni turbodiesel.
La più prestazionale si chiama sempre D5, ma monta un inedito 5 cilindri 2.4 Common rail, con 205 cv e una coppia di 42,8 kgm a 1.500 giri, sovralimentato da due turbo: uno piccolo che lavora ai bassi regimi per favorire la prontezza di risposta ai comandi dell’acceleratore, un altro più grande che entra in funzione a partire dagli intermedi per sostenere le fasi di allungo. Accreditata di una velocità di 230 orari e in grado di accelerare da 0 a 100 orari in 8 secondi, la nuova D5 è in grado di percorrere mediamente 16,1 chilometri con un litro e di emettere meno CO2 della versione precedente che, tra l’altro, era anche meno potente. Accanto a questa versione si collocano la 2.4D (215 km/h, 8,9 secondi per raggiungere i 100 orari e 16,9 km/litro) equipaggiata con un’unità di cilindrata e struttura analoghe ma a sovralimentazione singola da 175 cv e la T6, spinta dal 3 litri biturbo a benzina da 285 cv e con quattro ruote motrici. Con questo tipo di trazione si può scegliere anche la D5 per la quale, tra l’altro, è disponibile a richiesta anche un assetto Sport ribassato.


Volvo Car Corporation e Vattenfall, colosso svedese dell’energia elettrica, hanno intanto dato il via a una joint venture per immettere sul mercato auto ibride «plug-in» nel 2012. Entro tre anni sarà possibile alimentare con corrente elettrica un’auto del marchio direttamente da una normale presa da parete.

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