Vostell alla Fondazione Mudima

A distanza di 20 anni dall'ultima mostra, un nuovo progetto espositivo dedicato alla figura del grande artista tedesco

A distanza di 20 anni dall'ultima mostra di Wolf Vostell realizzata negli spazi di via Tadino a Milano, la Fondazione Mudima, con la collaborazione del Goethe-Institut Mailand, inaugura un nuovo progetto espositivo dedicato alla figura del grande artista tedesco che ripercorre alcune delle tappe principali che hanno scandito il lavoro di Vostell dagli anni Sessanta fino al 1996. La mostra infatti, accanto a una selezione rigorosa di opere significative dell'artista, documenta il lavoro che Vostell ha prodotto e realizzato in Italia, a partire dalle mostre con la galleria Schwarz di Milano negli anni Sessanta fino alla partecipazione alla mostra "Fluxus e Fluxus - Prima Festa di un Altro Mondo" organizzata dal Comune di Milano nel mese di luglio 1996, e considera l'attività di Vostell dal punto di vista delle sue molteplici connessioni transculturali, transnazionali e multidisciplinari. Le opere, distribuite su tre piani della Fondazione Mudima, saranno accompagnate alle riprese video originali delle azioni fatte da Vostell, messe a disposizione dal Museo Vostell di Malpartida de Caceres in Spagna. La mostra si svolge sui tre piani della fondazione, a partire dall'installazione "La Quinta del Sordo - Das Haus des Tauben" del 1974 ambientata nel piano interrato. Questo grande environment, presentato da Wolf Vostell per l'edizione di Documenta 6 (1977), venne installato permanentemente dall'artista nel piano interrato della Fondazione Mudima nel 1989. L'environment si compone di una piscina rivestita di piastrelle nere e circondata da 14 pannelli che presentano scene tratte dalla guerra del Vietnam e dotati ciascuno di un monitor sintonizzato su un diverso canale televisivo. Al piano terra è allestita l'installazione "Fandango" del 1975 che si compone di 24 portiere di automobile che sono state modificate dall'artista con un congegno elettrico che percuote un martello sul lato esterno della portiera. L'effetto acustico così prodotto dai martelli si associa a quello visivo ottenuto dalle tre grandi opere su tela (ciascuna 150x200 cm.) e dai cartoni che completano il lavoro.

Al primo piano sono presentati i cicli di opere "Zyklus Calatayud", "Berlin Fieber" del 1973 e "Juana La Loca - Giovanna La Pazza" del 1980-83, dedicate ai grandi drammi della storia recente, presentati dall'artista in modo da divenire potenti affreschi collettivi sul tema della terribilita' dell'azione umana quando viene offuscata dalle tenebre dell'irrazionalita' e della violenza. Conclude la mostra la straordinaria serie dei "Dibujos Eroticos" del 1985. Il volume Wolf Vostell un artista europeo, Collana Fluid - Mudima Edizioni, verrà presentato al termine della mostra. Orari

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