«Al voto daremo alla sinistra una lezione di democrazia»

Milano. L’astensionismo? Non è un male italiano. Le decisioni dei giudici contro il Pdl nel Lazio? Un problema che sarà superato alla grande. Silvio Berlusconi affronta con spirito garibaldino e il massimo dell’ottimismo l’appuntamento delle regionali. E nell’intervista al Gr1 registrata ieri e in onda oggi attacca: «Impartiremo una lezione di democrazia a questa ammucchiata della sinistra tenuta insieme dall’antiberlusconismo. Si tratta di un’amalgama terrificante che vede marciare a braccetto il campione del giustizialismo Di Pietro con Bersani, ormai diventato il campione del settarismo, e con la Bonino, campione di neogiustizialismo». Il premier sente aria di successo, insomma, anche nel Lazio dove i giudici hanno escluso la lista del Pdl nella provincia di Roma. Così, in attesa dell’ultimo ricorso al Consiglio di Stato, avverte: «Se ci sarà incredibilmente negato il diritto a presentare la lista del Pdl a Roma e provincia io penso che noi vinceremo ugualmente nella regione. Ci sarà comunque il nome di Renata Polverini che è la candidata di tutta la coalizione di centrodestra. Votare per lei sarà come votare per il Pdl. Dati i pessimi risultati del malgoverno del Lazio e dalla sinistra, chi vuole il bene del Lazio voterà Pdl».
Nessun timore, poi, che alle amministrative di fine marzo possa ripetersi un caso Francia dove la destra è appena incappata in una batosta anche per colpa dell’assenteismo.

«Oltralpe - ha spiegato il Cavaliere - non ha votato un elettore su due, ma qui non credo che accadrà mai: gli italiani sono gente di buon senso e hanno ben chiara la posta in gioco che, ancora una volta, è una scelta di campo fra il governo del fare e la sinistra che chiacchiera e insulta».

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