«Voto elettronico per un italiano su quattro»

Francesca Angeli

da Roma

Il governo svecchia le elezioni, garantisce il diritto di voto ai disabili e riduce i rischi di brogli. È piena di novità l’urna che aspetta i cittadini il prossimo 9 aprile per le elezioni politiche, tutte contenute in un decreto legge varato ieri dal consiglio dei ministri.
È il ministro dell’Interno, Giuseppe Pisanu, ad illustrare i contenuti del provvedimento. Prima di tutto la prosecuzione della sperimentazione dello scrutinio elettronico che verrà utilizzato per la prima volta su larga scala. Verranno coinvolte con il nuovo sistema 15.000 sezioni che corrispondono al 25 per cento degli elettori per un totale di più di dieci milioni di voti.
«Si riconosce così valore giuridico allo scrutinio elettronico - spiega il ministro - si sperimenterà la transizione diretta di risultati dalle Corti d’Appello alla Camera e al Senato». Il titolare del Viminale specifica che nel caso ci fossero differenze tra i risultati dello scrutinio elettronico e quelli dello scrutinio manuale prevarrà comunque l’indicazione emersa dal metodo tradizionale.
L’altra novità, che ha suscitato anche molta curiosità, sarà la presenza nei seggi elettorali degli osservatori internazionali dell’Osce (Organismo di cooperazione e sicurezza europeo). «Non c’è nulla di strano nella presenza degli osservatori - chiarisce Pisanu -. Gli osservatori potranno accedere ai seggi come un qualsiasi cittadino che ha diritto al voto». Il ministro spiega che uno dei compiti dell’Osce è quello di «vigilare sulle questioni che riguardano lo stato di diritto e la tutela dei diritti umani» e dunque anche garantire la regolarità delle votazioni. Il controllo sui seggi, aggiunge Pisanu, «è già stato eseguito nel 2002 in Francia, nel 2003 in Gran Bretagna» in occasione delle elezioni amministrative. E ancora «nel 2004 in Spagna, Usa e Russia e nel 2005 di nuovo in Inghilterra».
L’altra novità che soddisfa una richiesta avanzata da tempo dalle associazioni dei disabili garantisce finalmente il diritto di voto anche a chi ha gravi impedimenti fisici. Nel decreto infatti si prevede pure «il voto domiciliare per gli elettori che siano intrasportabili a causa di apparecchiature mediche di importanza vitale». Pisanu ricorda che già negli anni precedenti «i cosiddetti seggi volanti potevano raggiungere gli elettori negli ospedali o nelle case di cura ma non gli elettori immobilizzati a casa per gravi malattie». Ora con questo provvedimento si garantisce un diritto finora negato. Sempre in tema di elezioni Pisanu specifica che nel decreto non è stata inserita la norma, attesa, che dovrebbe esentare i piccoli partiti dalla raccolta delle firme per presentare le liste elettorali. Spetterà poi al Parlamento decidere se inserirla o no in sede di conversione.
Durante il consiglio dei ministri è stato affrontato anche il tema dell’immigrazione clandestina che preoccupa moltissimo il governo anche perchè gli arrivi dal Marocco sono enormemente aumentati rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: dal 2,4 per cento del totale al 32,4. Una conseguenza inevitabile e prevista dal ministro Pisanu che spiega come «dopo i sanguinosi fatti di Ceuta e Melilla e il rafforzamento delle difese di quelle due città con l’elevazione di una doppia barriera di filo spinato, una parte dei tradizionali flussi migratori dal Marocco alla Spagna si sono orientati verso l’Italia». È dunque necessario, prosegue il ministro, «un impegno massiccio di tutti i Paesi del Maghreb in primo luogo del Marocco e poi occorre che si impegni l’Unione Europea», Il governo ha affidato a Pisanu e al ministro degli Esteri Gianfranco Fini il compito di individuare una strategia di contrasto dell’immigrazione clandestina.

«Con Fini - prosegue Pisanu - adotteremo ulteriori iniziative a livello bilaterale e multilaterale per evitare che questo fenomeno, già grave col maltempo, si aggravi scaricando tutto il peso sulla Libia e sull’Italia».

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