Voto a sorpresa in Nepal Maoisti verso la vittoria

da New Delhi

In Nepal gli ex guerriglieri maoisti sono avviati a diventare il primo partito del paese: l’inatteso successo sta prendendo corpo man mano che si procede al conteggio dei voti delle storiche elezioni di giovedì scorso per l’Assemblea costituente che avrà il compito di trasformare l’antica monarchia himalayana in repubblica. Una vittoria che molti analisti definiscono «storica» e «inaspettata», visto che tutti alla vigilia avevano dato ai maoisti ( responsabili di una guerra civile durata 10 anni con 13.000 morti), e che figurano ancora nella lista dei terroristi stilata dagli Usa, solo chance di arrivare al secondo posto.
E invece nelle 151 circoscrizioni a sistema maggioritario i cui dati sono stati resi noti, i maoisti, secondo quanto riferiscono fonti della Commissione elettorale, ne avrebbero già conquistate 82. Lo stesso capo del gruppo, quel Prachanda «il terribile», che ha guidato per decenni la sanguinosa rivolta antigovernativa, nel suo seggio di Kathmandu ha guadagnato oltre 20.000 voti, il doppio del suo diretto rivale.

Prachanda, che aspira ad essere il primo presidente della repubblica, ha parlato ieri sera da leader, acclamato da migliaia di sostenitori, in uno sventolio di bandiere rosse con la falce e il martello. Con la vittoria dei maoisti si profila un futuro nero per la monarchia. Gli ex terroristi hanno sempre dichiarato di voler mandare in esilio il re Gyanendra.

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