Voto sui diritti tv Inter, Juve e Milan contro tutti

La Lega calcio di Milano si è spaccata. L’annuncio al termine dei turbolenti lavori dell’assemblea della serie A porta la firma di Adriano Galliani. Matarrese prova a correggere: «Non è una spaccatura, ma solo l’individuazione di un nuovo percorso». «Oggi è successo qualcosa di pesante», ha detto Galliani al termine dell’assemblea di Lega. «È passato un regolamento che prevede che a maggioranza semplice la serie A potrà decidere la ripartizione delle risorse tra società. Juventus, Milan, Inter, Roma e Napoli hanno votato contro questa decisione e portato avanti la scelta di una maggioranza qualificata pari ai due terzi dei votanti. Queste cinque società, alle quali potrei anche aggiungere Fiorentina che non poteva votare e Palermo che già se n’era andato, sono sicuramente una minoranza numerica ma rappresentano più del 75 per cento dei tifosi italiani e crediamo di essere il motore del calcio nazionale».
«Noi chiedevamo il criterio della maggioranza qualificata - ha continuato l’ad rossonero con un sorriso forzato e visibilmente contrariato - perché crediamo che un argomento così importante come la ripartizione dei proventi dei diritti televisivi, che rappresentano i due terzi del fatturato globale, necessitasse di essere votato con una maggioranza ben più qualificata. La stranezza è che in questo regolamento si prevede che per la ripartizione dei proventi fra A e B, ad esempio per assegnare 95 milioni ai cadetti servono i due terzi dei voti, invece per ripartire un miliardo di euro all’interno della sola serie A basta la maggioranza semplice. Ecco perché insieme all’Inter abbiamo impugnato la delibera dell’assemblea». La parola passerà agli avvocati, dunque.


In un clima del genere, alza gli occhi al cielo e allarga le braccia Antonio Matarrese. «Nessuno si illudeva che non ci fossero motivi di dissidio, ma niente spaccatura, anzi finché ci sarò io la Lega resterà una sola. Il mio compito sarà riavvicinare con santa pazienza queste due componenti».

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