Voto, il terzo polo c’è E l’assessore Verga se ne va dalla giunta

Udc, «futuristi» finiani, Api di Rutelli e Liberal democratici correranno insieme. Candidato unitario e anche lista unica alle prossime elezioni comunali. Con l’assessore Gianni Verga che già oggi consegnerà nelle mani del sindaco Letizia Moratti le sue dimissioni dalla giunta. Queste le decisioni del leader dell’Udc Pierferdinando Casini ieri a Milano per una serie di incontri politici. Tra cui il pranzo in Galleria con i vertici di Fli e Api dove si è deciso che il 23 gennaio ci sarà un’altra riunione per definire il coordinamento regionale del Terzo polo. Ufficialmente nato a Milano. Con il coordinatore cittadino Pasquale Salvatore che annuncia la «creazione di un intergruppo a Palazzo Marino» per raccogliere i quattro consiglieri terzopolisti. Ancora da individuare il nome del candidato sindaco, con l’ex assessore della giunta Albertini Salvatore Carrubba che oggi è il più accreditato. Ancora in corsa Roberto Mazzotta, Edoardo Croci, Umberto Ambrosoli, Achille Serra e Manfredi Palmeri.
Oggi, dunque, la Moratti sul tavolo si ritrova la patata bollente delle dimissioni di Verga. «Per quel che mi riguarda - aveva detto in mattina prima di sapere delle dimissioni - Verga non deve lasciare. Come ho già ribadito in più occasioni, c’è un impegno elettorale che va rispettato fino alla fine del mandato». Tanto più che anche la Lega, ormai nemica giurata dell’Udc, sembra non opporsi.

«Troppo comodo mollare a tre mesi dal voto - tuona da Strasburgo l’eurodeputato Matteo Salvini - Quando si comincia un lavoro lo si finisce e sulla Casa a Milano c’è ancora tanto da fare. Ma dopo il voto andrà avanti anche meglio, senza democristiani che prendono ordini romani dai Rutelli e dai Casini».

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