Quando si è reso conto che ormai non c'era niente da fare e il suo matrimonio era finito, non ci ha visto più e ha meditato la vendetta. Angelo Di Ronza, un imprenditore edile di 36 anni, ieri nel primo pomeriggio, ha impugnato una pistola, che aveva acquistato proprio per mettere in atto il suo piano criminale, e ha ucciso la moglie. Maria Rosa Nugnes, 30 anni, è morta sotto gli occhi di decine di persone, in via Enrico Fermi, a Gricignano d'Aversa, nel Casertano. Non ha avuto scampo la donna. Per essere certo di non sbagliare la mira, l'assassino ha sparato sei colpi centrandola alla schiena e alle gambe. Poi, si è infilato nel suo fuoristrada ed è fuggito.
Maria Rosa è crollata sul marciapiede, la sua vita si è spenta in pochi secondi. A casa, a Carinaro, la stavano aspettando i suoi due bambini, di 5 e 11 anni. Anche se Gricignano d'Aversa è un luogo dove gli omicidi non sono purtroppo una novità e la camorra ha insegnato che, l'omertà è la prima regola per chi vive da quelle parti, i testimoni, almeno per una volta, non si sono tirati indietro e hanno collaborato con gli investigatori. Infatti, quando, poco dopo, in via Enrico Fermi, sono arrivati i carabinieri del Gruppo di Aversa, sono state diverse le persone disposte a testimoniare. Soprattutto, hanno riferito ai militari il tipo di vettura e il numero di targa del fuoristrada, a bordo del quale lomicida era fuggito. Un'ora dopo, di Ronza è stato intercettato e arrestato. In caserma ha ammesso di avere comprato la pistola a Napoli ma senza indicare il nome di chi gliela aveva venduta. «Dopo avere sparato, l'ho buttata via», ha detto ai carabinieri.
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