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Washington capitale degli omicidi Scatta il coprifuoco per i minorenni

Il sindaco: «Tutti a casa prima delle 22». Chi sgarra passa la notte in guardina fino all’arrivo dei genitori

da Washington

Ragazzi, tutti a casa per le 10 di sera. Se no, finite in una sorta di guardina e lì poi devono venirvi a prendere i vostri genitori. È il coprifuoco che, da ieri, la città di Washington impone agli «under 17», per metterli al riparo dall’ondata di criminalità che sta traversando la capitale federale degli Stati Uniti. È un giro di vite rispetto alla consuetudine che vuole che, a mezzanotte, non ci siano più teenager soli per le strade di Washington. Campetti di basket e luoghi di ritrovo dovranno essere, per tutto agosto, deserti prima delle 22.00. Solo a settembre, con il Labour Day, la Festa del Lavoro, che segna la fine della stagione delle vacanze, tornerà il più blando coprifuoco abituale.
A scrivere questa nuova versione della fiaba di Cenerentola, è stato il sindaco Anthony A. Williams, un nero in scadenza di mandato - si vota il 7 novembre - dopo che l'11 luglio il capo della polizia Charles H. Ramsey aveva dichiarato l'emergenza crimine in seguito a 13 omicidi avvenuti all'inizio del mese nelle strade della capitale. Dopo l'allarme del «capo» Ramsey, di omicidi ce ne sono stati altri sei: in tutto, fanno 19 in un mese. Il coprifuoco, che va dalle 10 di sera alle 6 del mattino fino al 30 agosto, riguarda i ragazzi fino ai 17 anni, cui è proibito sostare fuori di casa, andare in giro per la città e anche farsi trovare seduti in auto.
La punizione per chi sarà «beccato» dalla polizia non è la «gattabuia», ma una notte da trascorrere fino all'arrivo dei genitori o di chi ne fa le veci, in due scuole.

In casi di recidiva, il ragazzo, o la ragazza, dovranno passare, a discrezione degli agenti, fino a 25 ore nei centri d'accoglienza dei servizi sociali, sempre che i genitori non si presentino a «riscattarli».

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