Cronaca locale

Via Washington Tredici condomini adottano il verde sotto casa

Era partito in solitaria l’antiquario del civico 3, Giovanni Renzi. Due anni fa ha «adottato» l’aiuola davanti alla vetrina del suo negozio. Dall’altra parte della strada, la signora Wilma Giudici non è rimasta alla finestra a guardare, e ha rimesso a nuovo l’area verde davanti al palazzo. Oggi sono diventati tredici i condomini di viale Washington che armati di pala e buona volontà stanno curando le aiuole sotto casa. L’assessore all’Arredo urbano del Comune, Maurizio Cadeo, aveva lanciato un appello alla città: «Aiutateci a curare il verde». Succede già in 250 spazi, la maggior parte sono sponsor, un centinaio i condomini isolati che si sono presi l’impegno senza metterci la targa. La novità in questo caso è che gli abitanti hanno «fatto sistema», i palazzi dal civico 2 al 18 e dal 5 all’11 si sono uniti per curare la manutenzione dei parterre ai lati della strada, con il coordinamento del Comune, ma a proprie spese e fatica. Ieri è finita l’operazione di semina e piantumazione di fiori e arbusti, per i prossimi tre anni secondo l’accordo firmato con l’assessorato, saranno gli abitanti a prendersi cura del verde sotto casa. E Cadeo fa presente che «è un grande passo avanti nel progetto di sponsorizzazioni partito ormai 20 anni fa. I privati poi possono scegliere liberamente come curare il verde, un bene per la città vista la cura e la fantasia che stiamo vedendo nei loro lavori». In viale Washington, ad esempio, hanno piantato le ortensie che nella stagione giusta daranno un tocco di colore alla zona. I condomini riferiscono che «diverse strade vicine ci chiedono informazioni perchè vogliono copiare l’iniziativa». Ma una fetta dei residenti protesta perchè ora trovare parcheggio la sera è un incubo, e chiede al Comune una soluzione: nuove strisce gialle per sostituire i posti «portati via» dalle aiuole e spazzamento globale lungo il viale, per non spostare l’auto quando c’è il lavaggio strade. «Lunedì (domani, ndr.

) chiederò ad Amsa di provvedere», assicura Cadeo.

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