Wc blindato per evitare visite sgradite

«Attenzione ai ponti invernali: soprattutto nel centro storico i ratti, rimasti senza rifiuti da mangiare, possono entrare in casa dai wc». L’allarme arriva dall’Istituto superiore di sanità. Le stagioni a rischio-ratti non sono più soltanto primavera o estate, quando i topi escono dalle fogne a caccia di immondizia. «I ratti - spiega Enrico Alleva, del Dipartimento di biologia cellulare e neuroscienze dell’Iss - hanno crisi alimentari quando la città si svuota, anche per pochi giorni. Hanno un continuo bisogno di mangiare, quindi quando scarseggiano rifiuti e scarti di cibo che dai lavandini finiscono nelle fogne, cercano alternative. Nel centro storico, soprattutto ai piani bassi, i surmolotti possono risalire dagli scarichi, superare il sifone del wc e penetrare negli appartamenti». Quindi è bene prendere precauzioni: se ci si assenta a lungo, meglio mettere un elenco telefonico o un secchio d’acqua sulla tavoletta del wc.
I ratti, poi possono anche arrampicarsi dall’esterno. «I nuovi tubi dell’Acea, rivestiti da una guaina ruvida, fornisco un buon appiglio per arrampicarsi. Io mi sono ritrovata così un topo in casa», spiega Luisa Ieradi dell’Istituto ecosistemi del Cnr. Il ratto nero, infine, vettore della peste bubbonica, vive su alberi e terrazzi. Per lui è facile intrufolarsi in un attico o in un appartamento degli ultimi piani. «Ma il ratto nero è schivo.

Se incalzato dall’uomo, scappa», spiega Mauro Cristaldi, del dipartimento di biologia animale e dell’Uomo della Sapienza. Più aggressivi i surmolotti che, «se messi all’angolo, sono piuttosto pericolosi soprattutto come vettori di malattie, trasmesse con saliva e graffi».

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