Huawei Watch D2 è l'ultima novità in ambito di smartwatch, dispositivi che oggi non vanno più considerati come dei notificatori da polso, ma abbracciano casi d'uso ben più ampi. E c'è un trend che Huawei sta cavalcando da qualche tempo: quello degli smartwatch per tracciare la nostra salute ed essere così in grado di diventare un supporto anche in ottica di prevenzione.
Perché è un dispositivo medico certificato
La certificazione di uno strumento come dispositivo medico è un processo lungo e costoso, e non tutti hanno le forze o le capacità tecniche per affrontarlo. Huawei Watch D2, però, si inserisce in questo filone e ha ottenuto la certificazione come dispositivo medico CE, esattamente come era successo già per la versione precedente, il Watch D.
In Europa, Watch D2 è certificato per la misurazione della pressione sanguigna e per l'ECG, confermando quindi che i dati rilevati hanno una valenza medica. In parole povere, significa che il vostro medico può affidarsi a questi dati per una diagnosi. Ovviamente le diagnosi sono sempre di competenza dei professionisti, ma i medici possono ora avere un supporto in più grazie al fatto che lo smartwatch registra costantemente le nostre condizioni fisiche, e i motivi sono due.
Il primo è la "sindrome da camice bianco" (o "ipertensione da camice bianco"): è quello stato psico-fisico che, inconsciamente, fa si che l'ansia per l'esame stesso davanti al medico alteri la misurazione a causa dell'influenza della mente sul corpo. Se abbiamo lo smartwatch sempre al polso, questo può misurare i nostri parametri in contesti quotidiani dove ci sentiamo più rilassati e tranquilli, eliminando quindi la componente psicologica.
Il secondo motivo è legato puramente alla quantità di misurazioni effettuate: un dispositivo che indossiamo ogni giorno, e che può misurare i nostri parametri anche la notte mentre dormiamo, raccoglie una quantità di dati che crea, nel tempo, una "storia clinica". Ed è proprio questa storia clinica che può essere utile per il medico, che andrà ad analizzare cosa è normale per il nostro corpo e cosa rappresenta, invece, una variazione pericolosa.
Come funziona Huawei Watch D2: ABPM e fibrillazione atriale
La sigla ABPM forse non è nota a tutti: significa monitoraggio ambulatoriale della pressione arteriosa, o Holter pressorio. Si tratta di una tecnica non certo nuova, ma utile e prescritta dai medici per valutare i rischi di ipertensione proprio perché permette di misurare su un periodo di tempi più lungo l'andamento della nostra pressione. Se la singola misurazione durante una visita, infatti, può essere poco indicativa per i motivi indicati nel paragrafo precedente, l'utilizzo di un macchinario che si può portare a casa per registrare la pressione anche durante la notte, è utile per evitare un ricovero sotto osservazione. L'esame ha dei paletti ben definiti: almeno il 70% delle misurazioni deve essere valido e devono esserci almeno due misurazioni orarie confermate durante il giorno e una ogni ora durante la notte.
Huawei Watch D2, essendo dispositivo medico CE, svolge proprio questo compito, e lo fa con ingombri nettamente inferiori rispetto agli holter tradizionali, oltre ad essere sempre al polso con i relativi vantaggi in termini di flessibilità di utilizzo. Avviando l'ABPM, durante il giorno ci ricorderà gli appuntamenti di misurazione della pressione, mentre durante la notte svolgerà il compito in autonomia. Sullo schermo dello smartwatch vedremo il progresso nelle misurazioni in percentuale e, tramite l'app Huawei Health sullo smartphone, potremo scaricare il resoconto finale. La differenza nei valori rilevati dal Watch D2, rispetto a un classico misuratore di pressione con fascia da braccio, è stata intorno al 5%.
Parallelamente alla pressione sanguigna, essendo certificato per la rilevazione ECG con un test di 30 secondi, il dispositivo aggiunge una misurazione che può essere utile come campanello d'allarme in caso di irregolarità, ad esempio per la fibrillazione atriale. In questo caso, la notifica diventa una spinta in più per intervenire tempestivamente con un controllo medico, magari inviando il pdf dell'ECG via mail e attendendo poi dal professionista una risposta che può esortare al controllo in ambulatorio.
Huawei Watch D2 vs Watch D
Huawei Watch D2 si è dimostrato davvero migliorativo rispetto al Watch D provato in parallelo durante i test per questa recensione. Il dispositivo di generazione precedente, che per primo aveva introdotto la misurazione della pressione, aveva una camera d'aria rivestita da uno strato tessuto molto scomodo da riposizionare dopo il lavaggio del cinturino. E il cinturino stesso, catturava molta più sporcizia al suo interno (sudore e cellule epiteliali morte che regolarmente il nostro corpo sostituisce), con il risultato di un maggiore accumulo di odori sgradevoli.
La nuova camera d'aria di Watch D2 invece elimina il rivestimento, è comunque morbida a sufficienza da non irritare il polso e si pulisce con molta più facilità senza dove essere "riassemblata" perché è un unico pezzo. Anche la forma diventa poi più elegante: Watch D2 richiama molto Apple Watch, mentre Watch D era più ingombrante e più spesso, con il rischio di non essere adatto a tutte le occasioni.
Con Huawei Watch D2, poi, arriva l'ultima generazione dei sensori e del software per il monitoraggio di Huawei, gli stessi già promossi nella recensione di Watch Ultimate. Così lo smartwatch può leggere con precisione anche i battiti cardiaci, rilevare il livello di ossigeno nel sangue (SpO2), analizzare il sonno, monitorare le apnee notturne (e con lo smartphone può registrare anche le fasi in cui russiamo) e il livello di stress generale. C'è infine un'app molto utile, un "test completo" che analizza la nostra salute con una misurazione di 30 secondi restituendoci i risultati in un pratico riassunto.
Una batteria da record
Il display ora cambia formato, è più quadrato ma i bordi sono nettamente inferiori rispetto alla precedente generazione, e migliora anche la qualità e la luminosità dello schermo AMOLED da 480 x 480 pixel: con 1.500 nits non ci sono problemi neanche sotto la luce solare diretta.
Restando sulla tecnica, l'altro punto forte è certamente la batteria: con un utilizzo medio si raggiungono le due settimane di autonomia con una ricarica, nulla a che vedere con Apple e Samsung. Il merito è di un sistema operativo poco energivoro e del fatto che, anche con le notifiche attive, la parte "smart" (app) è limitata.
Non è limitata, però, la parte relativa al tracciamento delle attività sportive. La nuova generazione di sensori TruSense è in grado di posizionarsi in linea con i top di gamma della concorrenza più celebre (Apple, Samsung) per il tracciamento, con un GPS preciso anche durante il tracciamento della corsa in contesti urbani, dove altri modelli invece sovrappongono per imprecisione il percorso ai palazzi.
Ora è più smart... ma manca qualcosa
Rispetto al Watch D, che era molto limitato nella disponibilità delle applicazioni, Huawei Watch D2 fa un passo avanti importante, ma non è lo smartwatch adatto a tutti. Manca il Play Store di Android e, in generale, manca quella disponibilità di applicazioni che invece ha Apple Watch. Tra queste ci sono le applicazioni per il controllo della casa smart come l'antifurto o le telecamere, quelle che trasformano l'orologio nella chiave digitale per l'auto, e via dicendo.
La parte smart esiste ma si limita alle notifiche e alla possibilità di rispondere alle chat di Whatsapp, Telegram e simili. Da scegliere, quindi, per chi vuole un ottimo monitoraggio di salute e attività fisica, una buona gestione delle notifiche e una limitata gestione delle chat con risposte predefinite.
Da notare che Watch D2 visualizza anche le notifiche di Gmail, ma consente solo di mostrare a schermo solo l'oggetto della mail: per leggerne il contenuto bisogna per forza usare l'applicazione sullo smartphone. Con i messaggi delle chat (Whatsapp, Telegram e via dicendo) e con gli SMS, invece, si può leggere anche il contenuto e rispondere usando una delle risposte rapide (o una emoji) senza togliere lo smartphone dalla tasca o dalla borsa.
Presenti le app di utilità come il calendario o le chiamate, con buone prestazioni anche come vivavoce permettendo di rispondere direttamente dall'orologio se lo smartphone è in un'altra stanza, e quella per controllare la riproduzione della musica. Manca, ad oggi, la possibilità di pagare tramite il Wallet dato che Huawei non supporta ancora i pagamenti in Europa.
Insomma, uno dei migliori per chi vuole un "assistente medico" da polso con un'autonomia reale da record (non meno di 6 giorni anche con uso intenso fatto di misurazioni di pressione e tanta attività fisica) e per chi non ha esigenze particolari in termini di
applicazioni di terze parti. Non adatto agli amanti del nuoto: resiste benissimo a pioggia e sudore, ma non è fatto per le immersioni. Il prezzo? Costa 399€ ed è già disponibile su Huawei Store o su Amazon con le cuffie Freebuds 5i in omaggio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.