Huawei verso il sogno della salute preventiva e tecnologica

Huawei sta creando una tecnologia da polso che monitora la nostra salute e sarà in grado di prevenire eventuali problemi avvisandoci. Ecco come vuole fare

Huawei verso il sogno della salute preventiva e tecnologica

Ci sono vari motivi per cui i paesi più evoluti sono anche quelli che hanno incrementato, nei vari decenni, l'aspettativa di vita. Tra questi, giocano un ruolo importante sia l'accesso alle cure quando si presenta un problema, sia una miglior diagnosi e prevenzione.

Negli ultimi anni l'evoluzione tecnologica ha permesso di ottenere, tramite sensori da polso, misurazioni sui parametri legati alla salute che sono ormai paragonabili ai dispositivi medici per certi aspetti, o comunque propongono un errore trascurabile. Alcuni sono addirittura certificati come dispositivi medici, lo abbiamo visto di recente con il Watch D2.

Sta quindi per realizzarsi il sogno di un monitoraggio continuo e preventivo della salute come nei film di fantascienza? Esiste un futuro in cui il nostro orologio analizza le impercettibili variazioni di pressione sanguigna e ci avvisa prima che possa manifestarsi il sintomo di un problema più grande?

Huawei Watch 5

Il futuro è oggi?

A questa domanda stanno cercando di dare una risposta in tanti, perché il business del decennio non sarà più legato a tracciare gli sport, ma l'obiettivo di Apple, Huawei, Samsung e altri brand tecnologici, sarà quello di mettere al polso di ognuno un dispositivo che possa trasformarsi nel nostro laboratorio medico personale, aperto 24/7, in grado di fare l'ECG, leggere la pressione sanguigna e, addirittura, fare l'holter senza che ce ne accorgiamo.

Tra i produttori più attivi in tal senso c'è Huawei: il colosso in Cina domina in tutti i settori in cui è coinvolto, ma in Occidente è quasi sparito dal mondo smartphone a causa dell'impossibilità di utilizzare i servizi Google. Una botta del genere avrebbe messo in ginocchio tanti, ma le radici profondamente radicate nel tessuto cinese hanno permesso a Huawei di lavorare a stretto contatto con lo sviluppo tecnologico della Cina stessa: oggi l'azienda produce i suoi chip, ma soprattutto fa ricerca e sviluppo per staccarsi dai macchinari e dai brevetti Occidentali.

Huawei gestisce il cervello delle auto a guida autonoma, ha un suo sistema operativo su smartphone, e ha anche lanciato quello per i PC così da essere pronta ad un eventuale distacco da Windows (non che sia nell'aria, intendiamoci). E, nel frattempo, non ha mai smesso di vendere i suoi smartwatch e fitness band in Europa, perché gli indossabili sono dispositivi meno dipendenti dai servizi Google e possono funzionare per l'80/90% delle loro funzioni, anche senza il supporto dei software made in USA.

Huawei TrueSense

TrueSense: la svolta tecnologica per Huawei

Huawei lavora sui suoi dispositivi indossabili da 10 anni, e non si è mai fermata nella ricerca e sviluppo. In Cina abbiamo visitato i laboratori di ricerca esclusivamente dedicati a salute e attività fisiche, delle "palestre" dove si corre, si nuota e si viene monitorati per affinare gli algoritmi che macinano i dati raccolti da piccolissimi sensori.

Va dato atto che gli sforzi messi in campo dal produttore cinese sono enormi, così come sono profonde le sue tasche vista l'interconnessione con i piani del Governo che vuole migliorare, tramite la tecnologia, la salute dei cinesi.

La grande svolta è arrivata nel 2024 con il nuovo TrueSense, un sistema fatto da hardware e software che nel 2025, l'anno della nuova decade per gli indossabili, migliora ulteriormente aggiungendo un secondo sensore (X-TAP) per il polpastrello e permette di fare un ECG in 30 secondi.

La strada tracciata da Huawei in meno di 12 mesi, dal Watch GT 5 passando per Watch D2 (misura la pressione con uno sfigmomanometro nel cinturino) e arrivando oggi ai nuovi Watch 5 (leggi qui la recensione) e Watch 4 Pro, va in due direzioni: monitoraggio continuo e misurazioni (quasi) istantanee e precise. Per leggere l'ossigeno nel sangue, ad esempio, bastano 10 secondi. In pochi istanti invece si ha subito la lettura della frequenza cardiaca.

Huawei app smartwatch

Ostacoli da superare

Oltre a quello che X-TAP può fare "di serie" con il software di Huawei, è interessante il fatto che l'azienda ha aperto l'utilizzo di questo sensore anche agli sviluppatori di terze parti.

Il limite di Huawei in Occidente, infatti, è che senza una base installata fatta da milioni di utenti occidentali, non ci saranno sviluppatori interessati a creare app. Con Apple Watch o Android Wear possiamo aprire la serratura smart, controllare le videocamere, l'antifurto, giocare e via dicendo. Huawei ha tante app, perché ha venduto più di 180 milioni di smartwatch in 10 anni, ma molte sono esclusive per la Cina.

L'app Store occidentale è poco attraente in termini di funzioni smart, con poche app se paragonato con il mondo di Android e iOS. L'apertura dell'utilizzo di X-TAP può essere un ulteriore incentivo per permettere agli sviluppatori di creare qualcosa di nuovo grazie alle sue caratteristiche, tra cui il supporto ai diversi livelli di pressione.

Huawei, inoltre, sta pian piano aumentando il coinvolgimento degli sviluppatori, con nuove applicazioni per giochi, produttività, viaggi e compagnie aeree che si sono aggiunte di recente suo store, chiamato App Gallery.

Huawei Berlino

In Cina si può, da noi no

Al discorso delle app va poi aggiunto anche un tema più generale, perché la versione cinese di modelli come il nuovo Watch 5, ad esempio, è in grado di fare più cose rispetto a quella disponibile in occidente.

Escludendo il fatto che Huawei sta ancora lavorando sui pagamenti tramite smartwatch (arriveranno), in Cina Huawei può usare TrueSense e gli smartwatch compatibili per un monitoraggio costante sul rischio di ipertensione. L'orologio registra i dati, ci segnala quando servono interventi manuali (tramite X-TAP) ed è in grado di ottenere dati sulla pressione senza utilizzare il sensore "gonfiabile" che c'è solo sul Watch D2 e sul vecchio Watch D.

Watch 5 è stato infatti usato per uno studio ospedaliero in collaborazione con l'Università di Shanghai e l'obiettivo è riuscire a combinare i vari parametri oggi rilevabili in algoritmi che li "digeriscono" e monitorano per creare profili di rischio o segnali di allarme.

Huawei Watch 5

Alimentare la belva: l'algoritmo mangia, cresce e impara

Una lettura, da sola, può essere poco indicativa e magari imprecisa. Combinando il battito cardiaco medio, l'HRV, l'ossigeno nel sangue, la variazione della temperatura cutanea, lo stress, e aggiungendo anche ECG, rigidità delle arterie, analisi acustica dei colpi di tosse e apnee notturne, ecco che si può raggiungere un livello di comprensione più alto.

Non tutte queste funzioni sono ancora a livello medico: aritmia, rigidità delle arterie e analisi del respiro devono infatti migliorare nella precisione, ma sarà interessante vedere cosa riusciranno a fare gli algoritmi che si addestreranno sui dati di centinaia di migliaia di utenti che ogni giorno indossano questi smartwatch.

Si tratta di una "belva" che nutre se stessa: più persone utilizzano l'orologio per tracciare la salute, più i dati anonimizzati vanno a rafforzare l'algoritmo che viene poi supportato anche dai trial clinici e dagli studi medico/universitari.

Huawei Watch 4 Pro

La tecnologia per prevenire

Insomma, siamo arrivati al punto in cui la tecnologia, hardware e sensori, è matura a sufficienza da iniziare a spingere sul software. Il livello di precisione è ormai ottimo, e il prossimo passaggio è quello di creare un "medico virtuale" che non ci consiglia farmaci o ricette, ma è in grado di capire in anticipo quando qualcosa non va e suggerirci di fare un controllo con il nostro medico.

Oggi ci siamo? Non del tutto, non come vorremmo, non come nel "sogno futuristico".

Ma ci stiamo arrivando, e nel frattempo abbiamo comunque la possibilità di metterci al polso un laboratorio portatile che può iniziare a creare la nostra storia clinica da mostrare al medico alla prossima visita

di controllo, mentre i report sull'orologio ci tengono d'occhio e ci segnalano che, magari, questa settimana l'ossigeno nel sangue è calato rispetto al solito, oppure che i battiti stanno mostrando qualcosa di anomalo...

Huawei Watch 4 Pro

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