Web Il Pd censura la sentenza contro i suoi spot elettorali

Sono passati venti giorni da quando l’Autorità garante per le Comunicazioni ha sanzionato la Provincia di Milano per una campagna istituzionale oltre i tempi previsti fatta di annunci e di spot pagati con i soldi dei milanesi. La sanzione? Pubblicare sul sito web della Provincia la sentenza. Online però non c’è traccia. Filippo Penati e i suoi dirigenti spiegano di «avere a disposizione 60 giorni di tempo per presentare ricorso» e, quindi, «chiedere la sospensiva del provvedimento». E, allora, Bruno Dapei a nome e per conto del Pdl invita il Garante e il Comitato regionale per i servizi radiotelevisivi a intervenire.

«Appare evidente che l’interpretazione della Provincia ha una chiara funzione elusiva dell’ordinanza» e, poi, «spostare il termine di esecuzione a un periodo successivo alla conclusione della campagna elettorale significa, di fatto, far perdere la “funzione compensativa” voluta dal legislatore». Intanto, si attende anche il giudizio della Corte dei conti sul danno erariale commesso da Penati.

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