Un weekend al Fuorisalone, tra «eco» e moda

Dopo la notte bianca di Brera, che alla presenza del sindaco ha visto illuminare facciata e cortile della pinacoteca con il contorno di performance jazz da piazza del Carmione a San Carpoforo, la settimana del Design entra nel vivo del weekend. Tra cocktail party, vernissage, happening, la città si tuffa per i due giorni di fuoco nei quartieri cool del Fuorisalone, da Tortona a Ventura a Triennale, a cui si aggiunge la new entry Montenapoleone. Dove, per altro, si celebra il clou del connubio design e moda che, unito al fattore food, è la vera novità di quest’anno. Oltre, naturalmente, all’«ecoprogettazione» che quest’anno offre eventi e novità interessanti. In zona Tortona, ad esempio, recupero e green sono il leit motiv di Ortofabbrica (via Savona 52). Sotto la guida di Angelo Grassi il progetto coniuga design, artigianato, ecologia, moda, arte e sostenibilità, accolti dall'Ortobus, uno stravagante risciò vegetale, realizzato in ferro grezzo e legno di faggio. All'Opificio 31 (via Tortona 31) la tedesca Vitamin Design presenta il progetto Think Green. Alla base della collezione, un mobilio eco-sostenibile realizzato con legno di quercia proveniente esclusivamente dall'Europa, per una filiera corta del design. Il «fattore M», che sta per moda, offre per il weekend digressioni interessanti. Alla Fondazione Prada, ha inaugurato in questi giorni la mostra intitolata «Ex limbo», progetto che gli artisti Rotor presentano come riflessione sugli elementi architettonici e scenografici che hanno costituito i set delle sfilate creati da Prada e OMA per più di un decennio e, dopo l’uso, sono ritornati ad essere materiali grezzi, conservati in vari depositi. Il punto di partenza della mostra è stata la curiosità per i materiali che sono stati impiegati, per le motivazioni che hanno portato alla loro conservazione e per la modalità pratica con cui si è affrontato questo aspetto. Restando in tema, si fa per dire, Dolce&Gabbana aprono oggi le porte della sede di via Broggi per presentare l’evento Open House - Piuarch Dolce&Gabbana al pubblico del fuorisalone. Un edificio, una mostra, un libro disegnano il ritratto in tre dimensioni dello studio di architettura Piuarch, in un percorso-racconto a cura di Luca Molinari e Simona Galateo, presentando i progetti realizzati sia per Dolce&Gabbana sia per altri committenti italiani e internazionali. Il racconto è accompagnato, quasi sottotitolato, dalle pagine del libro «PIUARCH. Works and Projects» edito da Skira, che completa e approfondisce il ritratto del lavoro dello studio fondato da Francesco Fresa, Germán Fuenmayor, Gino Garbellini e Monica Tricario.
Sempre oggi, il Comune di Milano e Triennale Design Museum presentano l’evento «Mind Experience» un momento per confrontarsi e riflettere sull’esperienza del progetto MIND, MIlan Network for Design, seguito da una lecture di Mario Bellini dal titolo Design/Architecture Explosion-Implosion. Il progetto «Mind» è riuscito a raggiungere l’obiettivo di consolidare il ruolo di Milano quale riferimento mondiale per la formazione e la promozione del design milanese.
Alla Triennale Bovisa, invece, le mostre si fondono alla musica dal vivo. Questa sera, DJ Set Gransta + Tripla e Live Set dei Biscuits, tre rapper che fondono hip hop, funky, elettronica, rap, rock, dance, pop.

La festa continua, dunque, e sull’onda dell’entusiasmo l’assessore Giovanni Terzi propone di lasciare permanenti in città alcune tra le più belle installazioni. «Almeno le più significative, come quelle presenti in Piazza San Fedele, Triennale e Largo Treves».

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