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Consigli per gli esami di maturità

Esami di maturità: ecco alcuni consigli sulla preparazione e per evitare le conseguenze di uno stress eccessivo

Consigli per gli esami di maturità

Mercoledì inizieranno gli esami di maturità, nei quali gli studenti italiani si ritroveranno a tirare le somme del loro percorso formativo. Lo stress è tantissimo, ma cosa bisogna fare per ottenere buoni risultati o almeno per dimostrare il proprio impegno scolastico?

Per quanto riguarda lo studio tout court, non bisogna entusiasmarsi circa un eventuale argomento a piacere: può sembrare un vantaggio, ma bisogna ricordare che occorre sapere tutto del tema che si è scelto. Alcuni docenti stimolano i ragazzi a preparare un percorso interdisciplinare ma le difficoltà, in effetti, sono tante: non tutti gli argomenti, anche tra le materie umanistiche, sono correlabili, però la scelta personale di un percorso può aiutare i ragazzi a definire la propria personalità, un modo autonomo con cui pensare e riflettere sulla realtà. Inoltre, durante la preparazione agli esami, è meglio concentrarsi su una materia per volta, in modo da non andare in confusione.

Per quanto riguarda la prima prova, quella di italiano, è sempre meglio scegliere un argomento o una struttura narrativa (tra il tema, l'articolo, il saggio breve, ecc.) nel quale ci si sente a proprio agio. Un buon consiglio può essere quello di inserire delle citazioni: ricordare a memoria un piccolo passo della Divina Commedia o di una poesia di Giacomo Leopardi attribuisce un senso di sicurezza al candidato agli occhi della commissione. Questo vale anche per l'orale relativo alle materie umanistiche. Chiaramente, uno studente che sia anche un forte lettore sarà molto avvantaggiato da questo punto di vista.

La seconda prova cambierà materia secondo l'indirizzo di studio: in generale, bisogna fare appello a tutte le proprie conoscenze in quella determinata materia, come ad esempio formule e teoremi per chi frequenta lo scientifico, oppure il lessico e le norme grammaticali per chi fa il linguistico. Più complessa l'idea alla base della versione di latino. Un buon modo per arrivare a una traduzione quanto più comprensibile è leggere due o tre volte - o anche di più se occorre - la versione cercando di capirne l'essenza, senza ricorrere inizialmente al dizionario. Solo successivamente si può procedere alla ricerca dei paradigmi.

Infine, nella terza prova ci sarà un test multidisciplare che può contenere domande a risposta multipla oppure a risposta aperta. Per le domande a risposta aperta, solitamente non c'è problema: da sempre il sistema scolastico italiano è analitico e non sintetico. Per le domande a risposta multipla, nonostante ci siano diverse preparazioni e prove durante il percorso di studi, si potrebbero incontrare dei trabocchetti. Qui il consiglio, se ci si arresta su una domanda, è di andare avanti per tornarci in seguito.

Se proprio si trova qualcosa di molto ostico, ci si deve arrivare con la logica: i test a risposta multipla presentano delle risposte da scartare a priori, fino a giungere a un 50% di possibilità di risposta corretta.

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