Scienze e Tecnologia

Cosa non facciamo più grazie a Internet

Gesti, scelte, azioni ormai decadute con l'avvento di internet e della tecnologia, colpevoli di aver mandato in pensione ciò che un tempo era parte attiva della quotidianità

Cosa non facciamo più grazie a Internet

La rete, internet e la tecnologia hanno reso più fruibili e immediate una serie di azioni e scelte che, un tempo, facevano parte del quotidiano ma non erano di immediata realizzazione. La possibilità di affrontare il web ha velocizzato tantissime azioni, finendo per archiviare e pensionare del tutto una serie di gestualità un tempo parte attiva della routine quotidiana.

Dall'elenco del telefono da sfogliare manualmente allo sviluppo delle foto in rullino, passando per i VHS da noleggiare fino alla cabina telefonica.

  • Elenco del telefono: un tempo oggetto di culto e indispensabile per la consultazione e ricerca di numeri e persone, oggi articolo passato in secondo piano superato dal web e dai social network. L'elenco del telefono veniva sfogliato con cura alla ricerca della persona o dell'azienda interessata e questo aveva permesso la divisione in Pagine bianche (abitazioni private) e Pagine gialle (aziende). Oggi è il web che permette questa consultazione in modo immediato e sicuramente più facile.
  • Cabina del telefono: prima del cellulare i telefoni fissi e le cabine telefoniche caratterizzavano le conversazioni quotidiane, mettersi in fila davanti a queste ultime era una prassi consolidata magari armati di monetine, gettoni (per i più anziani) e schede telefoniche. Oggi sono quasi un oggetto di culto e il numero si è ridotto in modo drastico, anche se si sta valutando l'ipotesi di una rivisitazione in chiave moderna.
  • Enciclopedia: comprata solitamente a rate, magari tramite la vendita porta a porta, la collana di libri più gettonata di sempre faceva bella mostra su mensole e scaffali della libreria. Con l'avvento della rete e delle enciclopedie online il cartaceo è passato in disuso, decretando il fallimento di molte aziende tematiche. Resistono ancora le più importanti ovvero l’Enciclopedia Britannica e la Treccani che possono vantare un'accuratezza senza pari.
  • Foto e rullini: lo smartphone ha sancito la morte dei rullini e dello sviluppo delle foto, una prassi un tempo parte attiva della routine post vacanze e viaggi. L'immediatezza degli scatti, subito visibili, ha preso il posto dell'attesa legata alla tempistica dello sviluppo fotografico e quindi del ricordo cartaceo.
  • Noleggiare un film: un tempo, neppure tanto lontano, per visionare un film era indispensabile noleggiarne il VHS presentandosi nei negozi appositi. Ma l'avvento dello streaming e della diffusione della tv via internet non ha retto il confronto con vhs, dvd e bluray.
  • Spoiler: se per seguire una serie TV era necessario seguire tempistiche di attesa anche lunghe, oggi il pericolo spoiler è più che reale. La diffusione attuale della serie che, spesso, passa da continente a continente in breve tempo, permette una fuga di notizie incontrollata e quindi dei relativi spoiler.
  • Compagni di classe: finita la scuola spesso ci si perdeva di vista e l'unica possibilità di aggiornarsi sugli sviluppi esistenziali di tutti era quella di organizzare una pizzata o una cena di classe. Oggi grazie, o per colpa, di Zuckerberg e Facebook è molto più facile ritrovare i vecchi amici di sempre e seguirne le gesta online.
  • Esperti di settore: la rete ha sdoganato il concetto di esperto di settore e se un tempo in caso di bisogno era prassi quella di chiamare un tecnico o un esperto, ora non lo è più. Il web è pieno di video, tutorial, scritti dove tutti spiegano tutto, rendendo più facile la soluzione di problematiche base ma al contempo creando danni nelle situazioni più elaborate.
  • Bigliettino: a scuola erano una presenza fissa, per risolvere un problema o un compito potevano circolare sottobanco nella speranza l'insegnante non ne intercettasse il movimento. Oggi è tutto affidato agli smartphone e a WhatsApp, sicuramente più veloce e facile.
  • Lavoro: per trovare lavoro si sfogliavano le pagine dei quotidiani, in particolare la sezione annunci dedicata alle proposte di lavoro cerchiando a matita quello più interessante, e spedendo il CV attraverso la posta ordinaria. Oggi è tutto online, sia domanda che risposta.
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