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William, l’erede al trono inglese fa il portiere con il Charlton

Il Principe si è allenato a sorpresa con il club rivelazione: «Ma non sono in forma»

Maurizio Acerbi

Diciamo che in una squadra come il Charlton, una settimana come questa è più unica che rara. Mercoledì, la formazione che, a sorpresa, si trova al secondo posto della Premier league, aveva inflitto al Chelsea di Mourinho, in coppa di Lega, la prima sconfitta della stagione. E ieri, a suggello dell’impresa, la squadra della periferia londinese ha ricevuto la strana visita del principe William d’Inghilterra che oltre ad essere il numero due in linea di successione al trono, si sta preparando, dal prossimo maggio, ad assumere la presidenza della Federazione inglese di calcio (la FA). I sudditi di Sua Maestà si augurano con risultati migliori di quelli ottenuti al campo di allenamento perché l’erede al trono non si è limitato a salutare la squadra, bensì, guanti alla mano, si è messo a difendere i pali. Come portiere William ha lasciato decisamente a desiderare. Indossati gli scarpini e la maglia del suo College, Eton, con tanto di numero due sulle spalle, il Principe, al grido di «fatevi avanti», ha cercato, vanamente, di parare i rigori calciati dai ragazzi della scuola calcio. Al quarto gol subito e dopo un irriverente coretto dei giovani marcatori («dodgy keeper» che equivale, in sostanza, al nostro «portiere saponetta») il figlio 23enne di Carlo e Diana, che ama giocare a pallanuoto e rugby senza disdegnare calcio e tennis, ha ammesso: «Non sono così in forma come credevo». Dopo l’esibizione con i ragazzi, William, tifoso dell’Aston Villa, si è messo a palleggiare con i calciatori della prima squadra. Sul suo futuro ruolo di presidente designato della FA, il Principe ha le idee chiare: «Voglio aiutare il football e supportarlo per quanto potrò.

Il mio scopo è di coinvolgere, in questo sport, più ragazzi possibili».

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