Winehouse, l'auotpsia: mistero sulla morte

L’autopsia praticata oggi sul corpo di Amy Winhouse non è riuscita a determinare le cause della sua morte e bisognerà invece attenere le prove tossicologiche.. Poche ore prima del decesso, inoltre, Amy fu visitata dal suo medico. Guarda le immagini

Winehouse, l'auotpsia: mistero sulla morte

Londra - L’autopsia praticata oggi sul corpo di Amy Winhouse non è riuscita a determinare le cause della sua morte e bisognerà invece attenere le prove tossicologiche. Lo hanno reso noto fonti di Scotland Yard secondo cui per i prossimi riscontri ci vorranno ora dalle due alle quattro settimane. La polizia non considera sospetto il decesso. Comunque i risultati saranno importanti ai fini dell’inchiesta che è stata aperta dopo la morte e che sarà aggiornata il prossimo 26 ottobre

Visitata dal suo medico prima di morire Si infittisce intanto il giallo sulle ultime ore della cantante: poco prima della morte, infatti, era stata visitata a casa dal suo medico. "Il dottore era soddisfatto della sua condizione di salute: quando se ne è andato, non era preoccupato. Meno di 24 ore dopo è stata trovata morta", ha raccontato una fonte. La polizia, intanto, continua a tenere isolata la residenza di Camden Town, a nord di Londra, dove Amy abitava. La casa è diventato il luogo del tributo di fan ed ammiratori che vi lasciano fiori, biglietti, candele, foto della cantante, ma anche bottiglie di vodka e lattine di birra; qualcuno ha pensato di lasciare anche una piccola chitarra.

L'ultima notte da sola Amy avrebbe poi trascorso la sua ultima notte da sola, guardando video e suonando tamburi per due ore in camera da letto, spingendo i vicini a lamentarsi per il rumore e a credere stesse facendo una festa. La guardia del corpo della star sabato mattina, intorno alle 10, ha controllato e la cantante stava dormendo. Intorno alle 16 è tornata, ha constatato che la star non respirava e ha subito chiamato l’ambulanza. La versione, riportata dall’Independent sarebbe in apparente contraddizione con quanto sostenuto da diversi tabloid secondo i quali la cantante avrebbe assunto droghe per diverse ore prima della morte. 

Il rapporto con i genitori Oggi i genitori, una coppia separata, hanno visitato l’improvvisato reliquiario, dopo esser andati a identificare la salma. Il padre Mitch, un ex tassista appassionato di jazz che da qualche tempo aveva cominciato ad esibirsi in pubblico, è rientrato precipitosamente a Londra da New York dopo aver annullato la sua performance al Blue Note, un jazz club della Grande mela. L’uomo, che da quando la cantante aveva cominciato ad avere problemi di tossicodipendenza, aveva fatto di tutto per aiutarla, è apparso distrutto. "Grazie per esser venuti, questo significa molto per noi", ha sussurrato. "Amy era una sola cosa ed era amore. Tutta la sua vita è stata dedicata alla famiglia e ai suoi amici. Siamo devastati e io non ho parole". La madre Janis è scoppiata in lacrime, cercando conforto tra le braccia dell’ex marito, e del fratello di Amy, Alex; e ha scattato foto dal cellulare.

Il tour in Europa nonostante il malessere  Ma intanto rimangono gli interrogativi, per esempio se il management della sua casa discografica l’abbia protetta a sufficienza, anche da se stessa. A giugno era stata ricoverata alla Priory Clinic di Londra frequentata da vip come Kate Moss, Paul Gascoigne e Susan Boyle, per disintossicarsi dalla vodka e dalle droghe. Amy era stata dimessa con il via libera al tour europeo. Ma il ritorno sul palco è stato prematuro, vista la performance che ha visto la cantante ubriaca a Belgrado. Dopo la figuraccia il tour è stato annullato.

E l'album vende 37 volte di più Tornano intanto a svettare nelle classifiche gli album della cantante. Il secondo album, Back to Black - che all’epoca aveva venduto 15 milioni di copie e conquistato cinque Grammy - è ora in testa alla classifica di quelli scaricati da iTunes ed è comparso nelle classifiche degli album più venduti di 15 Paesi.

Le vendite di Back to Black si sono moltiplicate di quasi 37 volte nel Regno Unito, secondo i dati di Official Charts Company, la società che registra le cifre ufficiali di vendite in Gran Bretagna: l’album è rientrato tra i 100 più venduti collocandosi a quota 81 (salendo fino al 54esimo posto, nelle 48 ore successive alla morte). Nella lista dei più cercati di iTunes anche la sua prima produzione, Frank, con la quale la regina del soul era apparsa sul panorama musicale nel 2003.

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