Afroamericano, ma niente rap. Meglio le melodie di Elton John. O le canzoni di protesta di Bob Dylan. Quando carica il suo Ipod, Barack Obama ha le idee chiare, e lo ha spiegato a Jann Wenner, direttore ed editore della storica rivista Rolling Stones.
«L’hip hop - ha raccontato il senatore dell’Illinois - ha sfondato molte barriere, ma non mi piacciono la misoginia e il materalismo di certi testi. Anche se il genio di questa musica ha contribuito a superare la segregazione razziale, ora mi preoccuperei se le mie figlie Malia e Sasha lo ascoltassero».
Probabilmente preferirebbe che le due bimbe, nove e sette anni, ascoltassero qualcuno degli artisti che gli hanno offerto il loro endorsment: qualcosa come Bruce Springsteen o Sheryl Crow. Ma meglio ancora sarebbe se le due bimbe di casa Obama si appassionassero a quello che è il vero idolo del papà: Stevie Wonder. «Se ho un eroe musicale - ha detto il candidato democratico - è proprio Stevie Wonder».
Una scelta decisamente più adatta a un futuro presidente americano rispetto a quella di John McCain, che qualche mese fa aveva scioccato tutti quanti dicendo che il suo gruppo prefeirito di sempre erano sicuramente gli svedesi Abba.
Ma anche l’Ipod di Obama, il più giovane candidato alla Casa Bianca, non è certo quello di un ragazzino: somiglia più a quello di un vecchietto o di un nerd. Oltre al già citato Elton John, il senatore afroamericano ha confessato di avere un pizzico di Yo Yo Ma mixato con i Rolling Stones. «E oltre 30 canzoni di Bob Dylan, la maggior parte prese da Blood on the Tracks, l’album del 1975 dell’impegnato cantautore.
È la seconda volta da quando è cominciata la corsa presidenziale 2008 che Obama fa il cover-boy di Rolling Stones: ma questa volta non ha parlato solo di musica. Interrogato da Wenner anche sui libri preferiti e su quelli che lo hanno ispirato di più, Obama ha nominato «le tragedie di Shakespeare» e il romanzo sulla guerra civile spagnola di Ernest Hemingway Per chi suona la campana.
Che è anche il preferito anche del suo rivale repubblicano John McCain. I gusti in comune, però, finiscono qui. Oltre agli Abba, infatti, il candidato repubblicano - di cui non è dato sapere se abbia un Ipod - ama ascoltare il cantatore americano Tom Petty, che nel 2000 fu usato da Bush come colonna sonora della sua elezione. Una scelta condivisa dalla Clinton, che quest’anno si era spesso presentata sulle note di American Girl, una delle canzoni più famose del musicista da Gainsville, Florida.
Ma il vero must, per McCain, è un classicissimo della musica americana. Ovvero, Johnny B.
Goode, il capolavoro di Chuck Berry. Così famosa e così americana da essere portata persino nello spazio dal Voyager I. Una canzone che, per come rappresenta il sogno americano, non stonerebbe nemmeno nell’Ipod di Obama.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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