Writers all’assalto dei depositi Atm, il Comune schiera le truppe speciali

Sono disposti a tutto. Si intrufolano nei cunicoli della metropolitana con il rischio di perdere la vita. Entrano di soppiatto nei depositi dei tram. I nervi a fior di pelle, l’adrenalina che scorre nelle vene. Agiscono di notte, complice il buio e la scarsità di controlli. Girano armati di bombolette spray e pennarelli. Sono i writer milanesi che non si accontentano di esprimere la loro creatività sui muri grigi e abbandonati della città. I più spericolati e gli amanti del brivido scelgono i mezzi pubblici, tram e vagoni del metrò, che sorprendono nei depositi durante le loro incursioni.
Sabato pomeriggio sono stati beccati da un guardiano del deposito di via Anassagora, invece di scappare, hanno estratto i bastoni e si sono scagliati contro l’uomo, che ha riportato una prognosi di quindici giorni.
Ora il Comune dice basta: il vicesindaco e assessore alla sicurezza Riccardo De Corato ha dato il via libera a una serie di controlli nei 10 depositi sparsi per la città. La task force di vigili antigraffiti è pronta a entrare in azione e sta studiando le contromosse. «Partiranno una serie di controlli mirati nei depositi per tutelare oltre al decoro dei luoghi, l’incolumità dei lavoratori Atm - spiega De Corato - spesso bersaglio dei writer, che non vorremmo fossero ancora vittime di aggressioni e bastonate. I lavoratori Atm non sono attrezzati per fra fronte a queste situazioni, a differenza dei vigili che sono armati».
Non solo, «vorremmo proteggere anche i ragazzi, alcuni dei quali sono così spericolati da rischiare la vita per fare i loro disegni, come accadde nel 2003 a un ragazzo perse la vita in un cunicolo della metrò di piazzale Loreto».

«Tra l’altro - chiude il vicesindaco - i depositi tramviari e ferroviari sono aree a rischio per chi vi accede e senza gli abiti e gli accessori adatti, a differenza dei lavoratori Atm che rispettano le norme di sicurezza. Quindi questi controlli da parte della polizia locale serviranno anche a prevenire possibili incidenti nei quali i writer, senza rendersene conto, potrebbero incorrere».