X5 sa fare l’alligatore grazie al sistema xDrive

Da Miami alle Everglades, una delle più grandi zone umide del mondo, occorre su per giù un’ora di guida. Lasciate le spiagge di South Beach si imbocca l’autostrada e ci si ritrova in un altro mondo sempre all’interno dell’Orange State. Per il lancio della nuova generazione della X5, il grosso Sport activity vehicle costruito più a Nord, a Spartanburg, nel Sud Carolina, Bmw ha scelto la Florida e le sue paludi. Una decisione non casuale perché motivata dalla volontà di far saggiare i punti di forza e l’affidabilità del veicolo, molto diffuso negli Stati Uniti, sia in condizioni di traffico normali sia nel fango e negli acquitrini che caratterizzano le Everglades.
L’X5 della terza generazione, che in Italia sarà disponibile dalla prossima settimana, si ripropone con una gamma di motorizzazioni e all’insegna della strategia ecologica (meno consumi e sprechi, più prestazioni) EfficientDynamics. L’offerta si articola sui motori benzina a 6 cilindri TwinPower Turbo di 3 litri da 306 cv e V8 TwinPower Turbo 4.4 da 407 cv. I turbodiesel, ora: 6 cilindri 3.0 da 245 cv e 3.0 TwinPower Turbo da 306 cv di potenza. Al top troviamo la versione X5 M, una sorta di missile alimentato da un motore V8 con 555 cv che ha nella tecnologia M TwinPower Turbo il valore aggiunto. Tutti questi propulsori sono abbinati al cambio automatico a 8 rapporti.
Sulla X5 le peculiarità dinamiche di guida e la trazione ad hoc sui fondi più insidiosi sono garantite dal sistema di trazione integrale «intelligente» Bmw xDrive. Il test nelle paludi, ovviamente dove consentito e sotto l’attento controllo dei ranger (l’area non è delle più sicure per la presenza di alligatori e serpenti vari) ha rappresentato per il nuovo Sav bavarese la classica prova del nove. Guadi, salite, sterrati, discese, cunette, buche e pozze fangose: tutte queste situazioni sono state superate piuttosto agevolmente. Non è un caso che Bmw e la trazione integrale rappresentino un connubio che si rinnova negli anni con crescente successo. Questa sistema, messo a punto dagli ingegneri di Monaco, garantisce la perfetta aderenza al manto stradale anche in condizioni scivolose, senza limitare la sensazione di spinta proveniente dalla trazione posteriore. In condizioni normali, la forza di trazione viene distribuita all’assale anteriore e posteriore con un rapporto 40:60. Quando i sensori xDrive percepiscono una significativa perdita di trazione, la ripartizione della forza avviene in modo flessibile a seconda delle condizioni stradali e le ruote con la maggiore aderenza ricevono la trazione ottimale. Ne risultano una tenuta di strada e un comportamento di guida sempre affidabile, come abbiamo constatato guidando nelle condizioni descritte. E se all’esterno in certi punti delle Everglades lo scenario era veramente da brividi, con meandri e labirinti da cui soltanto chi vive in quest’area è in grado di uscirne con salva la pelle, dentro la X5 l’ambiente è di tutto relax e il caldo umido tipico della palude non filtra minimamente. L’abitacolo è più che confortevole, elegante e realizzato con materiali pregiati.

È possibile ottenere anche una terza fila di sedili, aumentando in questo modo a sette i posti a sedere. Il volume del bagagliao è invece ampliabile da 620 a 1.750 litri. Inutile soffermarsi sul sistema di multimediale e di navigazione, altro plus bavarese. Prezzi a partire da poco meno di 58mila euro.

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