Yacht Cinque aziende liguri svettano con il Rina a Monaco

(...) cinque dei capisaldi della produzione ligure nel mondo dei lussuosi «gioiellini da mare».
La peculiarità più rilevante emersa da Montecarlo è l'assegnazione del «Rina Green Plus Platinum» all'imbarcazione «MY Exuma» varata da Perini. Si tratta del più alto riconoscimento assegnato dal genovese Rina per le barche che dimostrano il maggiore impegno nel ridurre al minimo l'impatto sull'ambiente. Sono stati così premiati gli sforzi di Perini (una top class nella produzione di yacht) che ha deciso di investire fortemente sull'aspetto «Green» nella sua ultima creatura, a motore, fuoriuscita dai cantieri Picchiotti di La Spezia. «Rispetto alle altre imbarcazioni abbiamo ridotto del 25% i consumi - hanno confidato con orgoglio i vertici di Perini - le innovazioni principali sono il "cold ironing", una nuova tecnologia che permette l'alimentazione dello yacht da terra quando è fermo, evitando così di dover tenere i motori sempre accesi, e lo scafo da barca a vela, che consente minori consumi tracciando linee d'acqua più efficienti».
Insomma, una bella soddisfazione ligure per questo gioiellino costruito alla Spezia e premiato da Genova.
Grandi soddisfazioni arrivano anche da due «maison» genovesi distintesi nel mondo dell'arredamento e dell'allestimento di yacht e mega yacht. Si tratta della Zunino e della Boero, rispettivamente marmi e coloriture. Se per il colorificio di Molassana si tratta di una conferma nella top class del genere, destano curiosità le proposte dei marchio leader nei marmi di Staglieno. La Zunino, tra le sue offerte, propone soprattutto un prodotto d'avanguardia, che ha riscontrato grandi favori nel salone monegasco. Si tratta di una chaiselong di travertino con imbottiture in pelle (lavorata in modo da resistere a qualsiasi condizione atmosferica) e casse altoparlanti integrate - da collegare ad un lettore mp3 - alimentate da un piccolo pannello solare.
Nell'ottica del Made in Liguria, merita una menzione anche la «nuova» proposta di Fincantieri Yacht che, dopo quattro anni di lavori, si appresta a varare il suo primo panfilo.

Per il suo esordio nel mondo degli yacht, Fincantieri ha voluto fare le cose in grande, puntando forte sulle imbarcazioni di ampia metratura, in modo da ritagliarsi una propria nicchia di mercato, evitando così di entrare in competizione con le altre case di produzione italiane. Per la cronaca, un simile gioiellino è acquistabile per una cifra che si aggiri tra i 300 e i 400 milioni di euro. La crisi, da queste parti non ha il vento in poppa.

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