Yahoo si accorda con Ichan: il finanziere entra in consiglio

da Milano

Pare terminata la campagna di Carl Ichan per la sostituzione dei membri del consiglio di amministrazione di Yahoo. Il miliardario, che dispone di una quota pari al 5% del motore di ricerca, ritirerà la propria lista alternativa per la sostituzione del board. In cambio però Jerry Yang di Yahoo ha promesso a Icahn un posto nel cda. Il nome del finanziere sarà dunque incluso nella lista degli amministratori che Yahoo presenterà il prossimo 1º agosto.
Dopo l’annuncio il titolo di Yahoo al Nasdaq è sceso di circa il 3%. Icahn, in un un comunicato, si è però detto soddisfatto della scelta di Yahoo. «È un buon inizio» ha spiegato, aggiungendo di credere sempre nell'ipotesi Microsoft. «Sono felice - ha detto Icahn - che il board abbia optato per un’intesa e che sarà possibile discutere di nuovo questa ipotesi prima di prendere una decisione finale». Già si sa che il nuovo consiglio sarà composto da 11 membri contro i nove attuali per far posto a due candidati di Ichan tra cui Jonathan Miller ex-amministratore delegato di Aol. Soddisfatta anche Yahoo che in questo modo può continuare la sua battaglia per vendere cara la pelle a Microsoft. «Questo accordo - si legge in un comunicato dell'amministratore delegato di Yahoo, Jerry Yang - non solo ci consentirà di non essere distratti dalla contesa sulle deleghe ma ci permetterà di proseguire la nostra strategia di essere un punto di riferimento per gli utilizzatori di Internet e per chi acquista pubblicità».
Tempo fa Icahn aveva indirizzato una lettera agli azionisti di Yahoo per chiedere loro di sfiduciare il consiglio in carica, guidato dal co-fondatore Jerry Yang. Quest’ultimo aveva deciso di non vendere la società a Microsoft, che a febbraio aveva lanciato un’Opa da più di 44 miliardi di dollari. In seguito la società fondata da Bill Gates aveva rilanciato fino a 47 miliardi di dollari. Ma anche questa offerta, giudicata molto generosa da parecchi analisti, era stata rifiutata da Yahoo. Che per contrastarla ha cercato un’intesa commerciale con il suo peggior nemico, ossia Google.

Non c’è dubbio comunque che Ichan propenda sempre per una vendita a Microsoft e che la sua presenza nel board possa tranquillizzare il gigante del software e spingerlo a farsi nuovamente avanti. È difficile infatti che per gli azionisti ci siano migliori alternative. Oggi Yahoo vale infatti circa 21 dollari ad azione contro i 33 offerti da Microsoft.

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