Si riapre uno spiraglio per i rifiuti di Anzio e Nettuno diretti a Latina, mentre il capogruppo dei socialisti alla Pisana, Donato Robilotta, bacchetta il presidente della Regione Piero Marrazzo che aveva contestato la decisione del sindaco del capoluogo pontino, Vincenzo Zaccheo, di «stoppare» lo scarico dei rifiuti provenienti dalle altre province nella discarica di Borgo Montello. Ieri, però, proprio Zaccheo ha sospeso lordinanza di blocco che aveva emanato sabato, permettendo in questa maniera già da oggi ad Anzio e Nettuno di tornare a utilizzare la discarica Pontina per conferire i propri rifiuti. Decisione giunta, spiega il sindaco di Latina, «in conseguenza dellavvenuta apertura del tavolo di confronto istituzionale con il presidente Marrazzo», che sarà in città domani per un vertice in prefettura. Ma se Zaccheo «apre» al dialogo, a stigmatizzare il governatore schierandosi a fianco del sindaco provvede appunto Robilotta. «Sulla vicenda di Latina - spiega lesponente socialista - lex commissario ai rifiuti Piero Marrazzo e il suo ufficio hanno torto, perché dal 1 gennaio la gestione commissariale è finita e le competenze sono passate alle Province e agli enti locali». E poiché la proroga concessa da Prodi a Marrazzo riguarda solo «gli atti amministrativi firmati prima di dicembre 2007», nel braccio di ferro di sabato tra il primo cittadino di Latina e il Governatore, per Robilotta il primo aveva tutti i diritti di firmare quellordinanza di chiusura della discarica ai rifiuti «extrapontini».
«La confusione sulla vicenda è colpa di Marrazzo - conclude Robilotta - che, per non dire pubblicamente di aver autorizzato la costruzione del quarto impianto ad Albano, da settimane non viene in consiglio e non chiarisce cosa sta succedendo da 1 gennaio, quali sono le sue competenze residuali e quali quelle degli enti locali».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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