Zaia: contro le frodi tolleranza zero

Il ministro delle Politiche agricole annuncia il giro di vite: "Chi mette a repentaglio la salute dei cittadini deve essere trattato e punito come un delinquente. Dobbiamo entrare nel merito dei reati"

Zaia: contro le frodi 
tolleranza zero

Roma - "Chi mette a repentaglio la salute dei cittadini deve essere trattato e punito come un delinquente. Un'azienda non può commettere un reato grave sul fronte dell'agroalimentare e poi continuare la sua attività dopo una semplice sanzione amministrativa". Così, ai microfoni di Radio 24, il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia ha spiegato oggi la "tolleranza zero" contro frodi, sofisticazioni e agropiraterie e il disegno di legge che verrà presentato entro primavera e che prevede un inasprimento delle sanzioni contro chi mette in pericolo la salute dei cittadini.

"Dobbiamo entrare nel merito delle infrazioni e dei reati - ha detto il ministro -. Alcuni, a mio avviso devono essere punibili in maniera pesante. Tra uno spacciatore e uno che vende cibo avvelenato non c'é nessuna differenza. La tolleranza zero - ha aggiunto Zaia - ci permette di fare una grande difesa del consumatore che ha finalmente la sicurezza alimentare".

Zaia ha anche ricordato che l'operazione 'Capitone' compiuta ieri in 14 regioni, è il risultato di questa politica di "tolleranza zero" che ha già prodotto nei mesi scorsi importanti risultati. Ma ha anche sottolineato che le frodi reali riguardano appena il 2% dell'agroalimentare italiano: "i problemi vengono fuori perché siamo noi a farli emergere con i controlli. Io inviterei i consumatori - ha detto ancora il ministro - a dubitare di tutti quei Paesi che non hanno mai problemi nell'agroalimentare".

Il ministro delle Politiche agricole ha infine ricordato il disegno di legge approvato in consiglio dei ministri un mese fa, sull'indicazione d'origine

sulle etichette dei prodotti, che adesso "ha tre mesi per essere negoziata in Europa". Ed entro l'estate, ha annunciato infine, sarà ultimato il 'Codice agricolo', che riformerà la normativa in agricoltura, semplificandola.

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