Zaleski, si cerca l’accordo per oggi

Romain Zaleski spariglia le carte. Il finanziere, per chiudere la partita con le banche, alla ricerca di un accordo per il rifinanziamento della Tassara, avrebbe presentato un progetto alternativo. Non più l’intervento diretto delle banche italiane a farsi carico di un nuovo finanziamento, ma la vendita delle azioni date in garanzia. In particolare, secondo indiscrezioni, Zaleski avrebbe messo sul piatto parte della sua partecipazione in Intesa Sanpaolo, un 3% al momento in pegno a Royal Bank of Scotland, che verrebbe ceduto sul mercato invece di rinegoziare l’esposizione. Le parti sono al lavoro e si punta a un accordo entro oggi ma per ora, si apprende da fonti vicine al dossier, non ci sarebbe ancora un quadro ben definito. La trattativa con Intesa Sanpaolo, Unicredit, Mps, Bpm e Ubi Banca - che dovrebbero rilevare i prestiti di Rbs e Bnp Paribas (1,5 miliardi di euro) - si sarebbe arenata in particolare sull’attribuzione delle eventuali plusvalenze derivanti dalla cessione, nel medio termine, dei pacchetti azionari detenuti dalla Tassara.

Nuove voci, infine, sull’uscita di Pietro Modiano, direttore generale di Intesa Sanpaolo, anche se fonti vicine alla banca affermano che «non c’è nulla di nuovo» sul tema della riorganizzazione. Il 16 dicembre si riunirà il consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo e quella potrebbe essere proprio l’occasione per far chiarezza e per un’eventuale uscita di Modiano.

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