Zamparini scombina due panchine: la sua e quella di Luis Enrique

Massimo Moratti ha pagato due milioni la comproprietà di Lorenzo Tassi, 16 anni, definito il nuovo Baggio. Venuti a conoscenza della trattativa pare che i maggiori competitors dell’Inter siano andati su tutte le furie. Meno male che ci sono ancora i nostri tanto amati presidenti che animano queste ultime ore di mercato.
Per esempio ieri Maurizio Zamparini ha stravinto. Ha praticamente costretto Delio Rossi, suo ex allenatore, a una gufata involontaria e poi ha tirato il colpo di giornata. La gufata l’ha fatta Delio Rossi, ma non voleva, ed è tutta colpa del presidente del Palermo che sembra risoluto a licenziare Stefano Pioli dopo aver venduto Pastore, Goian, Bovo, Sirigu e Cassani. E così il presidente del Palermo, subito fuori il 4 agosto dall’Europa league contro gli svizzeri del Thun, ha dato un colpo di telefono a Delio Rossi, silurato dopo la finale persa di coppa Italia contro l’Inter. E il tecnico romagnolo ha avuto il coraggio di rimbalzarlo, per il momento, lasciando intendere di gufare forte e avere altri obiettivi: «La Roma è la squadra che mi intriga di più perché ha cambiato molto e sta per iniziare una nuova avventura». E giusto per non farsi mancare niente, Delio Rossi ha tirato un altro colpo alla figura: «Totti è diventato un caso? Secondo me non esiste per il semplice fatto che lui è la Roma e quindi non può essere considerato un calciatore come tutti gli altri». In un colpo solo ha steso i suoi vecchi tifosi laziali, il suo vecchio presidente Zamparini, Luis Enrique e tutti gli Stati Uniti d’America. Infatti la situazione più fluida si registra proprio a Roma. Qui l’affare Fernando Gago, in prestito gratuito dal Real Madrid, era dato per chiuso. Ernesto Bronzetti, mediatore della trattativa, era stato chiaro: «Il Madrid si è convinto a cederlo per ragioni fiscali, e Gago ormai è della Roma se solo la Roma decide di chiudere l’operazione. Lui aveva la possibilità di andare in Inghilterra ma quando ha saputo dell’interesse dei giallorossi ha subito bloccato ogni altra ipotesi». Riscatto fissato a sei milioni. Tutto chiaro, tutto praticamente fatto ma poi ecco il colpo di scena: Luis Enrique di Gago non ne vuole sapere. Franco Baldini aveva portato l’argentino al Madrid quando lavorava per i blancos. Adesso lui lavora per la Roma mentre fa il braccio destro di Fabio Capello in Nazionale e si trova molto in sintonia con il ds Walter Sabatini, ma forse tutto questo non gli è bastato. Gago respinto, e chi si è saputo inserire come una faina? Maurizio Zamparini naturalmente che si sta portando il centrocampista argentino sull’isola.
Dai, meno male che c’è Zamparini, anche se una nota di merito va di diritto anche ad Andrea Agnelli che movimenta molto, ieri è diventato ufficiale anche Eljero Elia, siamo a 22 nell’anno solare, quadriennale da due milioni a stagione, notizia confermata dallo stesso Amburgo che incassa dieci milioni dalla cessione dell’ala sinistra di colore olandese.
Però alla Roma non si capisce proprio chi comanda, e allora anche il presidente Moratti che fa lo shampoo a Gian Piero Gasperini viene rivalutato. Che poi il presidente ha spiegato meglio la questione: «Ho fiducia in Gasperini e non è vero che ho bocciato la sua difesa a tre. Ho solo detto che è da valutare meglio. Lui deve solo capire che sta dando una impostazione alla squadra diversa dal passato. Ma ho fiducia nel suo lavoro e se funzionerà, i calciatori saranno felici e arriveranno i risultati, allora tutto sarà okay. In caso contrario sono certo che sarà lo stesso Gasperini ad avere la sensibilità di cambiare».

Detta così suona molto meglio, adesso è tutto più chiaro: la difesa a tre non piace al preside che si preoccupa e manda un consiglio al tecnico: un altro buco e si fa come dico io. A licenziarlo c’è sempre tempo, mica come Zamparini. E poi con gli allenatori si fa come con la fidanzata: prima di lasciarla se ne trova un’altra, mica si fanno tutte queste telefonate.

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