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Zamponi «L’Italia dei Valori ha intercettato quanti vogliono un’opposizione più dura»

Stefano Zamponi risponde al telefono all’una di notte con una voce squillante. «Pensavo di svegliarla» gli dico, pronta a chiedergli scusa per l’ora. «Macché - risponde lui - sono in riunione». Dal tono e dai rumori di sottofondo sembra una festa. Non lo è, ma sarebbe una festa motivata a giudicare dai risultati dell’Italia dei Valori, arrivata quasi all’8 per cento. Un risultato che in tanti giudicano «una sorpresa». Lui, consigliere di Di Pietro in Regione Lombardia e candidato sindaco nel comune di Cinisello Balsamo, usa altre parole. Parla «di un premio a un partito che ha saputo fare opposizione in modo intelligente». È fiero delle proiezioni. Lui che al Pirellone è stato eletto nel 2005 come unico rappresentante dell'Italia dei Valori e che ha portato per la prima volta il partito nell’aula del Consiglio regionale lombardo. «Ci ha votato quella parte del Pd insoddisfatta di Franceschini e del partito - dà una prima impressione -. Insomma, noi abbiamo intercettato i voti di quelli che pensano che contro il governo di Berlusconi sia necessaria un’opposizione più dura. Il modo in cui ha fatto opposizione il Pd è stato troppo debole».
Con i dati proiettati ieri sera, la partita si fa interessante: per lui come aspirante sindaco e per tutto il suo partito. Il lavoro da fare è tanto ma i presupposti sono buoni. «Quelle emerse sono percentuali - aggiunge Stefano Zamponi - che servono a convincere tutti che bisogna passare da una fase di mera contestazione alla maggioranza a una fase di costruzione di una vera alternativa».

E quindi cambiare lo «stile» dell’opposizione: non solo critiche, ma anche proposte di strade diverse. Zamponi ha basato su questo la sua battaglia elettorale a Cinisello dove è in corsa contro Carlo Lio (Pdl) e Daniela Gasparini (Pd).

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