Zarate, che esordio: «E pensare che ho iniziato male»

La Lazio, pardon, la «Dea bendata» sbanca lo stadio Sant’Elia e allontana in un amen gli spettri d’un inizio di campionato deludente. Siamo sinceri, i biancocelesti stavolta hanno beneficiato di una dose di fortuna non indifferente per ottenere il blitz sardo e l’1-4 finale tutto è, tranne che dimostrazione di superiorità. Sotto col gioco e in svantaggio fino al minuto numero numero 62, i laziali hanno sfruttato della dabbenaggine del capitano degli isolani, Lopez, che invece di rinviare un pallone facile-facile l’ha svirgolato e poi colpito con la mano, fornendo al signor Bergonzi l’assist per l’espulsione e il conseguente rigore. Così Zarate ha dato il «la» alla rimonta, conclusa con un roboante poker griffato una seconda volta dall’argentino, poi da Foggia (che in maniera signorile e da buon ex non ha esultato, nonostante i fischi del pubblico) e dal solito Pandev.
Delle due l’una: o Claudio Lotito è un uomo fortunato oppure un genio sotto il punto di vista manageriale. «Zarate è meglio di Messi», aveva annunciato il patron portando il sudamericano a Formello e se il buongiorno si vede dal mattino, adesso bisognerà studiare a fondo il caso-Lotito, che più viene bistrattato e più miete successi. Per la cronaca al novantesimo il buon Mauro (che viste le mode potremmo definire lo «special one» di Formello) s'è detto «felice per questo trionfo e per la buona prova offerta. Per come era iniziata la partita cominciavo a pensare male e invece nel secondo tempo siamo saliti con i centrocampisti ed è arrivata la svolta». Poi la dedica della doppietta «alla mia famiglia e alla gente laziale». E l'allenatore in seconda Crialesi (sostituto di Delio Rossi, squalificato e relegato in tribuna) non ha fatto altro che confermare le parole del tecnico romagnolo della vigilia: «Questo è un gruppo all'altezza della situazione che può aprire un ciclo».
È sempre buon segno portare a casa tre punti quando il gioco latita. «Se vinciamo quando giochiamo male, figurarsi quando carbureremo», hanno sentenziato alcuni laziali all’uscita dallo stadio cagliaritano. L’obiettivo adesso è quello di rafforzare ulteriormente l’organico. Il mercato chiude questa sera alle 19 e nelle ultime ore è avanzata l’ipotesi dello sbarco a Fiumicino (a costo zero) dell’ex romanista Lassisi. Chiusura di sipario sui giovani, che sorridono alla stessa stregua di quelli della prima squadra. La formazione Primavera allenata da Roberto Sesena ha sconfitto la Rappresentativa Romena (1-0, gol di Ricci) e s’è qualificata per la finale del Trofeo Marco Seguiti organizzato dall’Omi.

Oggi in finale i biancocelesti affrontano alle 20,30 il Bari al Comunale di Pomezia: nel derby fra volatili (aquilotti contro galletti) c’è la migliore produzione giovanile italiana del momento. Lotito sarà certamente al settimo cielo.

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