Da Zeman a Simoni Se il «vecchietto» lo metto... in serie B

Da Zeman a Simoni Se il «vecchietto»  lo metto... in serie B

Il nuovo che avanza in serie B sa tanto di vecchio, di stantio, di abiti tirati fuori da armadi polverosi o cassapanche dimenticate in soffitta. La serie cadetta che dovrebbe essere la vetrina delle novità e dei talenti emergenti, anche fra gli allenatori, è invece dominata dagli over... anta. E allora ecco alla ribalta personaggi del tempo che fu come Gigi Simoni, 72 anni, neo allenatore del Gubbio che lunedì ospiterà l’imbattibile Torino di questi chiari di luna, alla ricerca della sesta vittoria consecutiva, record assoluto per la serie B. E, guarda caso, alla guida dei granata c’è un altro pivellino, quel Giampiero Ventura, 63 anni compiuti da un pezzo che nello scorso campionato, alla guida del retrocesso Bari (ma lui si dimise il 10 febbraio lasciando la patata bollente a Bortolo Mutti) era l’allenatore più anziano della serie A. Giovani di belle speranze che sono comunque in buona compagnia perché non è di primo pelo nemmeno Zdenek Zeman, il 64enne tecnico boemo che, col solito gioco arrembante e scintillante, tutto attacco e che la difesa vada come vada, ha portato il Pescara al quarto posto in classifica e oggi contro l’Ascoli cercherà di incrementare il bottino gol e di andare oltre quota 23 che fa del Pescara la squadra più prolifica dei cadetti.
E non solo, perché Zeman abituato a lanciare attaccanti sconosciuti (pensate a Schillaci, 23 gol nel Messina 1989; Baiano, 22 nel Foggia 1991; Signori, 23 nella Lazio 1996; Sau, 20 nel Foggia 2011), punta ora sul 21enne campano Ciro Immobile, il bomberino made in Juve che con 8 reti è il capocannoniere della B.
Ma se Simoni guarda al record di Nils Liedholm che nella Roma chiuse la carriera il 1° maggio 1997 alla venerabile età di 74 anni, 7 mesi e 22 giorni (e lunedì l’ex interista, panchina n. 916, raggiungerà quota 72 anni, 9 mesi, 2 giorni, di 54 giorni più vecchio dell’altro totem Trapattoni), il nuovo che avanza ha anche la carta d’identità datata del vicentino Cagni (61), del livornese Novellino e del crotonese Menichini (58).
E se poi ci mettiamo pure Gigi Maifredi, consulente tecnico del Brescia, che di anni ne ha 64, allora il quadro è completo. Meno male che ad abbassare l’età ci pensa la nouvelle vogue degli under 50 dei cadetti. Il più giovane è il 36enne Alessandro Dal Canto che sta provando a riportare il Padova in A, seguito dal doriano Gianluca Attori (40), dal reggino Roberto Breda (42), dall’ex primavera Inter Fulvio Pea (44) che sta braccando il Toro.

Ma ci sono anche il bresciano Beppe Scienza, il barese Vincenzo Torrente (45), il modenese Cristiano Bengodi (47) e i 48enni Daniele Fortunato (Albinoleffe) e Rolando Maran, il varesino che, subentrato a Benny Carbone, è reduce da tre vittorie consecutive.
In A invece gli anta sono il laziale Edy Reja (66) e Claudio Ranieri che ha appena spento la 60° candelina.

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