Gli Zero Assoluto nelle scuole per promuovere la sicurezza

Due amici per la pelle tornano da una festa all’alba, si fermano a bere qualcosa ed escono dal punto di ristoro vda dove sono entrati, imboccando l’autostrada contromano: il passeggero muore, l’autista resta solo con i sensi di colpa. È uno dei filmati che verranno proiettati nelle scuole superiori italiane nell’ambito del progetto «La scuola ti guida», presentato presso a Milano dalla Fondazione Ania per sicurezza stradale. Una campagna non solo utile, ma necessaria, visto che gli incidenti stradali sono la prima causa di morte tra gli under 30 e ogni giorno un ragazzo lascia la vita proprio sulla strada. Dati che non sembrano far rumore perché «costituiscono - ha spiegato Sandro Salvati, presidente della Fondazione Ania (nella foto) - una strage a puntate, ma le vittime del Vajont sono la metà di quelle provocate dagli incidenti in un solo anno. Per non parlare - ha sottolineato - dei 20mila giovani che rimangono paraplegici ogni anno e dei costi per lo Stato, circa 30 miliardi di euro l’anno, una cifra pari a due punti di Pil». La situazione, per fortuna, migliora di anno in anno: nel 1972 c’erano circa 12mila morti l’anno, nel 2009 sono stati 4273, di cui 355 tra i 15 e i 20 anni e dal 2001 al 2010 i morti sono calati del 44%. Merito dell’impulso dato dall’Ue e da misure come la patente a punti.


Per rendere il messaggio più accattivante per i giovani, la campagna promossa da Fondazione Ania, Aiscat, Autostrade per l’Italia e Polizia Stradale ha scelto come testimonial gli Zero Assoluto, che hanno coniato il claim «La vera rivoluzione è l’attenzione» e andranno nella scuole a spiegare ai ragazzi che «non c’è nulla di bello nel tornare a casa a 180 all’ora completamente sbronzi».
Il tour, con lezioni teoriche e pratiche di guida per gli studenti, è partito dall’Itc Schiapparelli-Gramsci di Milano e toccherà 15 città e 11 regioni italiane.

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