Roma

Ztl, per pagare i permessi servirà il mutuo

Francesco Bisozzi

La rivoluzione che ha stravolto le regole di accesso alla Zona a traffico limitato ha preso molti cittadini di sorpresa. Malgrado la notizia girasse da diverso tempo era difficile ipotizzare che la delibera venisse varata proprio alle soglie di agosto. Eppure sabato mattina la giunta capitolina l’ha votata all’unanimità ritoccando così il costo dei permessi (rimasto fermo dal 1996). Il nocciolo del cambiamento però non sta nell’innalzamento delle tariffe, per quanto sostanziale, ma nel principio secondo cui da ora in poi verrà assegnata una sola targa per permesso (prima ne venivano concesse tre).
Sono 200mila i romani coinvolti dalla delibera. Secondo la banca dati dell’Atac 22mila sono residenti. In base alla nuova normativa da oggi in poi pagheranno 55 euro per una targa, 300 per ottenerne una seconda e 550 dalla terza in poi, mentre prima il permesso gli costava appena 19,78 euro e dava loro diritto a due targhe (per inserirne una terza dovevano tirare fuori dal portafoglio altri 324 euro). Lo stesso discorso riguarda le categorie agevolate. Artigiani e medici convenzionati sborseranno 55 euro per una targa e 550 per un’eventuale seconda. Le altre categorie autorizzate (giornalisti, sindacati, partiti politici, enti pubblici, alberghi, aziende sanitarie) vedranno invece il costo del permesso aumentare di 221 euro, passando dagli attuali 324 ai 550. Chi però è stato seriamente preso di mira sono gli enti e le categorie a cui fin qui erano stati concessi particolari privilegi. Le sedi diplomatiche, per esempio, beneficiavano delle stesse tariffe dei residenti e in più godevano del diritto d’inserire numerose targhe in un solo permesso. Ora al contrario scuciranno anche loro 550 euro per ogni macchina. Come d’altronde i servizi cosiddetti tecnologici e di scarico e carico merci.
La delibera approvata sabato prevede inoltre una formula inedita, ovvero il pass giornaliero da 20 euro. Chi rientra nelle categorie autorizzate potrà richiederlo al posto del permesso annuale. Preoccupata Viviana Di Capua, coordinatrice dell’Associazione residenti del centro storico: «Questa misura rischia di portare all’aumento degli accessi nella fascia blu». Novità importanti concernono altrimenti le operazioni di modifica dei permessi. Cambiare targa costerà 35 euro anziché 32,70 mentre per il duplicato bisognerà versare 6 euro in caso di furto o 19 se si parla di smarrimento. Resta in vigore la riduzione di 200 euro per chi è in possesso dell’abbonamento annuale Metrebus.
Lo scopo perseguito dal Campidoglio è certamente nobile. Da un lato mira a ridurre il traffico e di conseguenza l’inquinamento atmosferico, dall’altro si prefigge di aumentare gli incassi della permissistica per poter investire nei mezzi di trasporto ecologici. Tutto questo non c’entra nulla però con la risoluzione del problema. Invece di estirparlo alla radice, esiliando dal centro storico tutte quelle attività che rendono la zona il fulcro indiscusso della città, si contenta di limitare la circolazione agitando la scure dell’aumento delle tariffe.

Col rischio che in futuro i soli ad avere il diritto di scorrazzare per le vie del centro siano i più ricchi.

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