Riceviamo e pubblichiamo:
Il consigliere Regione Lombardia, Angelo Giuseppe Giammario, è stato assolto in primo grado dall’imputazione di finanziamento illecito ai partiti, con formula piena avendo il Tribunale di Milano accertato in data 14.1.2014, che il fatto non sussisteva.
Enrico Lagattolla
Nel «terzo livello» cerano già. Cerano le cene, gli incontri, le sovvenzioni elettorali. Le porte della politica erano state aperte. Anche così - soprattutto così -, le cosche calabresi facevano affari. Il mandamento del Nord, «la Lombardia», si muoveva tra i Palazzi con una buona dose di familiarità. Perché se lobiettivo è uno e uno solo - gli appalti pubblici - esiste una strada maestra da percorrere: «Avere ottimi rapporti con esponenti politici - scrive il gip Giuseppe Gennari, nellordinanza di custodia cautelare - rappresenta un capitale aggiunto di notevole valore e considerevole interesse». E la politica risponde. A volte, sottolinea Gennari, «la risposta del soggetto istituzionale di riferimento si presenta incredibilmente spregiudicata». Come nel caso di Antonio Oliverio, Emilio Santomauro, Guido Nardini, Massimo Ponzoni. Come lassessore comunale pavese Pietro Trivio, che finisce indagato per corruzione elettorale a causa di una busta con qualche migliaio di euro destinato a comprare i voti. E poi cè chi, come Giancarlo Abelli e Angelo Giammario (non indagati), si sarebbe candidato al Pirellone con la benedizione - e lappoggio elettorale - delle cosche.
Oliverio, ex assessore al Turismo e alla Moda della Provincia nella giunta di Filippo Penati, si trova catapultato dalla poltrona di via Viavaio alla testa di una società - la «Pharaon group srl» - in mano ai calabresi. Ne è lamministratore unico «non in qualità di esperto - scrive ancora il gip -, ma perché è la persona giusta per operazioni di lobby, per mettere a frutto quella rete di relazioni istituzionali e politiche di cui si nutre lorganizzazione criminale e che consente a questa di proliferare». «Sei lespressione nostra», dice al telefono Andrea Pavone, già amministratore della Perego general constractor e arrestato ieri. Pavone spiega a Oliverio quello che sarà il suo nuovo compito: «Rapporti con le varie lobby di potere, politiche e quantaltro». Del resto, Expo si avvicina. E Oliverio può tornare utile «per distribuire favori agli amici». In cambio, lex assessore ottiene una costosa Bmw M6. È la «meritata ricompensa», scrive il giudice. Unauto impegnativa. Tanto che Oliverio finirà per lamentarsene. «Costa troppo mantenerla», spiega al telefono. Così, la cricca gli farà avere una più «economica» Mercedes serie R. In cambio di cosa? «Oliverio promette di aprire tutte le strade», si legge ancora nellordinanza. Organizzando subito per limprenditore Ivano Perego (arrestato) una cena con il futuro presidente della Provincia Guido Podestà. E un incontro, nel marzo del 2009, per far entrare la sua azienda nella Compagnia delle Opere.
Ma il «rapporto sistematico» con la politica non si ferma a Oliverio. Emilio Santomauro (ex An e Udc) viene notato dagli inquirenti al teatro Dal Verme nel maggio dello scorso anno, quando incontra proprio Perego in occasione della presentazione del candidato presidente della Provincia Podestà. È a Santomauro che Perego chiede di intercedere con leuroparlamentare Vito Bonsignore per avvicinare la società Impregilo e ottenere lavori. O ancora, di attivarsi per avere appalti nel settore delle cave, delle bonifiche e degli scavi. Alla fine, a Perego andrà una commessa da 130mila euro. «Il progetto si chiama Isola», spiega Perego a Santomauro. È il cantiere di CityLife. E Santomauro lo rassicura. In una telefonata del 24 giugno 2009, spende il nome di Manfredi Catella, ad di Hines, che allIsola sta costruendo un nuovo quartiere. Ma al business delle cave è legato il nome di Guido Nardini, candidato alle elezioni comunali di Cinisello Balsamo per il Pdl. Nardini deve andare a prendere la famiglia al mare. Le cosche gli fanno avere una Porsche Cayenne.
E poi cè Massimo Ponzoni. Lex assessore regionale è - secondo il gip - «parte del capitale sociale dellorganizzazione, indipendentemente e da prima dellingresso di Perego e delle sue relazioni». Ponzoni viene indicato, in un colloquio tra Salvatore Strangio e Pasquale Nocera (entrambi arrestati ieri), come il personaggio giusto al quale rivolgersi per sostenere la candidatura alle elezioni a un soggetto gradito ai calabresi. Che, per inciso, è un colonnello dei carabinieri. Perché lex assessore, che ricopriva lincarico di coordinatrore del Pdl a Monza e nella Brianza, ha il polso del territorio. Per questo, Strangio chiede a Perego di incontrarlo. «Cho un appuntamento con Ponzoni, quello della Regione, delle cave», spiega Perego in una telefonata a un suo collaboratore.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.