Enrico Lagattolla
Come si vince un appalto? Con le conoscenze giuste, e azzerando la concorrenza. Raccontano questo, le carte dell'inchiesta che ha portato all'arresto di sedici persone per i reati corruzione e turbativa d'asta, iniziando a scavare negli «interessi criminali» - così li definisce il giudice per le indagini preliminari Giuseppe Gennari - che ruotano attorno alla Compagnia delle opere.
Conoscenze e «mutuo sostegno». Lo dicono gli stessi indagati, al telefono o scambiandosi mail. La sintesi plastica è nel messaggio di posta elettronica che Francesco Carrus - dipendente della società di autonoleggio «Ald Automotive» - invia a Stefano Ciafaloni - rappresentante della «Kaleidos Srl» - il 29 luglio 2010. Pochi giorni prima, la Ald si è aggiudicata un bando di Aler da oltre 127mila euro per il servizio di noleggio di tre auto.
«Ciao Stefano - scrive Carrus -, la seduta è durata esattamente cinque minuti. Peccato che abbia dovuto aspettare due ore perché i signori di Aler sono andati lunghi alla gara precedente. C'eravamo solo noi e, ovviamente, abbiamo vinto». Com'è possibile? Grazie - scrive il gip nell'ordinanza di custodia cautelare - a «un accordo illecito intervenuto tra i dipendenti della società di intermediazione Kaleidos, quelli della ditta aggiudicataria e la funzionaria dell'ente appaltante», ovvero Monica Goi, responsabile dei Servizi generali di direzione dell'azienda di edilizia residenziale.
Eccolo il meccanismo, in tutta la sua semplicità. Ma per fugare qualsiasi dubbio sull'esito di un appalto, c'era anche un altro sistema. Dettarle, le gare. Un'altra email. Questa volta è del 10 novembre 2008. A inviarla è Alessandro Moretti, agente della Kaleidos.
«Ciao Stefano - scrive a Ciafaloni - come da accordi ti invio il contratto di gestione parco che sarà utilizzato da Aler come copia per il capitolato di gara. Ho la necessità di avere cinque nominativi da girare alla Goi».
Anche Monica Goi si dà da fare. «Oggi - è il messaggio di posta elettronica che Moretti spedisce a Ciafaloni il 3 febbraio 2009 - mi ha telefonato la Goi per il via libera alle gare. Presumo che entro breve, domani o dopo, ci arrivi notizia. Bisogna avvisare i referenti che saranno probabilmente contattati e che devono lasciare cadere la richiesta di preventivo».
A scanso di equivoci, c'è chi chiede conferma. Il 12 marzo 2009, Alessandra Agostini - dipendente delle società di autonoleggio Arval - domanda a Ciafaloni: «Ciao Stefano, è arrivato il bando in oggetto. È quello al quale non dovevamo partecipare, giusto?». Sui contratti, poi è meglio non correre rischi. «Luca - scrive il 17 maggio 2011 Ciafaloni al socio Luca Viotti -, il contratto Aler è il più importante della Kaleidos. Se non rinnoviamo in tempo con la gara, non potremo più fatturare dal 30/09/11, con gravi ripercussioni di bilancio. Ci vuole un'azione di Moretti (Alessandro Moretti di Kaleidos, ndr) sulla Goi per mettere in piedi il tutto».
E sembra funzionare allo stesso modo con Trenord.
Appalti truffa: «In gara ci siamo solo noi»
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