Dalla lotta all’evasione fiscale sono attesi 6-7 miliardi per il prossimo anno. Giro di vite ai Minsteri e alle auto blu, stop immediato agli aumenti degli stipendi dei dipendenti pubblici, dimezzato il contributo alle spese elettorali dei partiti
Giulio Tremonti
Presentata la bozza della manovra: dimezzati i rimborso ai partiti, Irap zero al Sud, ticket in bilico. Bonaiuti assicura: "Nessuno metterà le mani in tasca ai cittadini". La verità sul fisco: il Nord paga le tasse, il Mezzogiorno no. L'evasione è schizzata a 120 miliardi
Domenica di lavoro al ministero dell’Economia. Tremonti ha messo a punto il piano anti evasione. Attesa per la reazione delle Borse. Confermati i tagli agli stipendi di ministri e sottosegretari. Oggi l'ok dalla consulta economica del Pdl. Il Pd denuncia la crisi poi brucia 350mila euro per rappacificare i big
Il premier, niente aumenti di tasse: "Di fronte allo tsunami che sta mettendo a dura prova tutta l'Europa il partito dei pessimisti diffonde menzogne e veleni". Poi: "Manterremo i conti in ordine senza toccare sanità, scuola e pensioni": Bossi: "Troveremo un equilibrio". Bersani: "Pagheranno i ceti medio-bassi"
Tremonti: "L’Italia rispetterà le indicazioni dall'Ue per la correzione dei propri conti pubblici". Poi annuncia nuove misure: "Il taglio degli stipendi dei politici è solo l'antipasto". Ma Bossi: "La Finanziaria sarà dura, spero non vi siano nuove tasse"
Se Bonn e Parigi decideranno di accelerare i piani di risanamento all'Italia non resterà che adeguarsi. E non volendo toccare le tasse si taglieranno le spese statali. Possibili interventi su pensioni, sanità e pubblica amministrazione
Tutti i governi europei sono impegnati sui conti pubblici per rassicurare i mercati. Queste alcune delle misure al vaglio di Palazzo Chigi: blocco delle finestre pensionistiche, rinvio del contratto per gli statali, giro di vite sui trasferimenti agli enti locali. Intanto Calderoli propone la scure per i politici: taglio del 5% agli stipendi
Il premier davanti al forum di Confindustria a Parma, sulle riforme: "Nella nostra costituzione l’esecutivo non ha nessun potere". Poi, rivolgendosi agli imprenditori, torna sulla crisi economica: "Non siamo un paese in declino" ma "abbiamo consapevolezza di tutti i gravi problemi che ci
affliggono".
Nell'arena di raidue il ministro dell'Economia resiste agli agguati mediatici e riesce a illustrare con chiarezza il suo progetto di riforma dell'Economia. La sfida: "Vogliamo tenere unito un Centro-Nord che compete in Europa e un Sud che va indietro"
Il ministro dell'Economia smentisce l’ipotesi di una manovra correttiva circolata nel pomeriggio mentre conferma che nel 2011 il governo rispetterà gli impegni presi in sede europea ad una correzione dei conti pari allo 0,5% del pil